L'opera teatrale con 360 repliche in 200 città italiane è del Sud

A Tindaro Granata è stato affidato il progetto "L'autobiografia" al Teatro Piccolo di Milano, questo progetto prevede di raccontare storie di famiglia, ricordi, e la propria vita. L' autore teatrale, regista e attore meridionale, non poteva che scegliere il dialetto della sua terra per raccontare sé stesso.

Nato a Tindari (come dice il suo stesso nome) provincia di Messina, l'eccellenza siciliana lascia il progetto "Autori di sé stessi" per tutti gli allievi del Piccolo di Milano. Nell'intervista resa alla Gazzetta del Sud afferma "il percorso che propongo è in due parti. La prima, di confronto con gli allievi, in cui racconto la mia storia attraverso alcune scene del mio monologo autobiografico 'Antropolaroid'; la seconda è dedicata al processo di teatralizzazione che ognuno di loro può fare per generare un'opera. Scriveranno il loro monologo e lo metteranno in scena: ho presentato il progetto con il titolo 'Autori di sé stessi'". 

Tindaro non ha una vera e propria formazione accademica, ma ha frequentato un corso di recitazione sotto la guida di Giulio Scarpati (Lele Martini di "Un medico in famiglia") e comincia la sua carriera teatrale con Massimo Ranieri nello spettacolo "Pulcinella" di Manlio Santanelli, ottenendo il ruolo di coprotagonista attraverso la teatralizzazione di "U pisci spada" una canzone di Domenico Modugno

"Antropolaroid" lo spettacolo tutto in dialetto che racconta le sue origini, ma anche i racconti dei nonni sulla provincia di Messina, usando anche termini ormai inusuali tanto sono antichi, è stato super premiato da critica e pubblico con oltre 350 repliche in 200 città italiane. Interrogato su ciò che riescono a capire nelle città del nord dello spettacolo dice: "Capiscono tutto e niente. Le singole parole possono non essere comprensibili, ma come mi confermano alla fine di ogni replica il senso di tutto il racconto arriva intatto".

In attesa della fine dell'emergenza Tindaro Granata prova il nuovo testo che s'intitola "Dedalo e Icaro", che ha già debuttato all'Elfo di Milano prima del lockdown. L'opera affronta un tema molto delicato, quello di una famiglia in cui un membro è affetto da autismo, questo testo è stato scritto che l'autore ha trascorso un mese presso l'ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) che descrive come "un'esperienza importante e significativa".