Teatri chiusi? La storia di un attore meridionale che non si è arreso

La nuova normativa anti-Covid prevede la chiusura dei teatri. Ma si sa, l'arte di arrangiarsi è nel Dna partenopeo così un attore e regista di Napoli ha deciso di intrattenere il suo pubblico in una chiesa.

Su Il Mattino è stata raccontata la storia di Francesco Di Leva, attore e regista tra i fondatori del Nest Napoli Est Teatro, presidio culturale che da anni opera nel cuore del quartiere San Giovanni a Teduccio. "Il nostro prossimo spettacolo dal titolo Quotidiane Ispirazioni si svolgerà regolarmente nella chiesa dell'Immacolata a San Giovanni a Teduccio per concessione, amore e solidarietà da parte di don Giuseppe, prete della parrocchia. 

Io ho proposto - ha detto Di Leva - e il parroco ha accettato perché ci siamo resi conto che i posti sono simili c’è una platea per gli spettatori, c’è un altare dove recita il parroco con due chirichetti, c’è una buona acustica anche per il canto e soprattutto è un luogo dove da centinaia di anni, così come in teatro si svolge un rito". L'attore, attraverso il quotidiano Il Mattino, ha anche rivolto un appello agli altri parroci della sua zona: "Se volete aderire non esitate a contattarmi"

In Puglia, invece, un teatro si reinventa e sforna 25 operatori turistici e culturali. Così, a pochi giorni dall'entrata in vigore del nuovo Dpcm, il teatro Tex dell'ExFadda di San Vito dei Normanni non ha intenzione di calare il sipario e Valentino Ligorio ha ripensato gli spazi di San Vito per un workshop sui temi della sostenibilità e delle strategie di comunicazione per la valorizzazione del territorio.

"In un contesto dove non sappiamo se possiamo o meno aprire i nostri spazi a causa del Covid-19 - spiega a Brindisi Report il direttore Valentino Ligorio - cerchiamo di diversificare l’offerta e la vita del teatro attraverso iniziative che vedono negli spazi culturali dei nuovi modi di produrre socialità, cultura di qualità e sviluppo locale”.