Intervento record al Sud: eseguito trapianto da donatore parzialmente compatibile

Oltre all'Istituto Pascale, impegnato in prima fila soprattutto per le cure oncologiche e ultimamente nella battaglia contro la pandemia, la Campania vanta un altro primato nel settore sanitario. Si tratta dell'Ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Il presidio ospedaliero, infatti, resta uno dei più innovativi e "frequentati" non solo in Campania, ma in tutto il Sud Italia.

Nel mese di novembre dello scorso anno, per accrescere ulteriormente i livelli di qualità della struttura, è stato inaugurato, dopo due anni di lavoro, il nuovo Pronto Soccorso con attrezzature adatte ai più piccoli e con un arredamento a tema marino, per tranquillizzare i bambini che vi accedono.

In queste ultime ore è arrivata la notizia di un eccezionale intervento effettuato nella struttura ospedaliera partenopea: si tratta del quinto trapianto di midollo eseguito quest'anno brillantemente dai medici con donatore parzialmente compatibile, grazie anche alla dotazione di un apparecchio altamente tecnologico di nuova generazione, il CliniMacs Prodigy. A raccontare la buona riuscita della complessa operazione la pagina facebook dell'Ospedale pediatrico Santobono Pausilipon.

"Ancora ragioni di orgoglio per il nostro ospedale! Effettuato con successo il quinto 'trapianto aploidentico' (trapianto da donatore parzialmente compatibile) dell'anno su 12 trapianti allogenici complessivi, grazie ad un apparecchio di nuovissima generazione, il CliniMacs Prodigy, ed alla competenza dei nostri medici! Il TMO del Pausilipon è l'unico centro di tutto il Sud Italia in possesso di questo apparecchio e dunque l'unico in grado di effettuare, riducendo al minimo i rischi, i trapianti di midollo anche in quei casi in cui non è stato possibile trovare un donatore compatibile al 100%", si legge sul social.

"Attraverso una specifica procedura infatti, questo apparecchio, rende le cellule staminali di un donatore che abbia una compatibilità del 50% idonee ad essere accettate dal ricevente, limitando così la possibilità di rigetto. Un altro importante traguardo per il miglioramento della qualità di vita e di cura dei nostri piccoli pazienti!".

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