Sanità record al Sud: medici asportano tumore raro ad un bimbo di 5 anni

Nonostante l'emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, al Sud sono innumerevoli gli interventi record eseguiti con successo per curare anche altri tipi di patologie. In molti casi i medici si trovano a dover affrontare situazioni molto complesse e delicate, che purtroppo toccano anche i più piccoli. Un'altra storia di buona sanità in questi ultimi giorni è arrivata dal Politecnico del Vanvitelli, in Campania, dove è stata eseguita un'operazione con successo su un bimbo di appena 5 anni.

Il piccolo è affetto da sindrome di Dicer1, una malattia rara che provoca tumori. In questo caso l'intervento è stato complicato sia a causa della tenera età del paziente, sia perché il nodulo alla tiroide si stava sviluppando stranamente e troppo rapidamente. I medici del team della Chirurgia generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria campana hanno ritenuto che la scelta migliore fosse quella di asportare chirurgicamente il nodulo.

A intervenire è stato Giovanni Conzo, esperto in chirurgia endocrina e chirurgia della tiroide della Clinica chirurgica generale specialistica del Policlinico Luigi Vanvitelli. "La chiave per salvare la vita ai bimbi che hanno simili patologie - hanno spiegato all'Ansa dall'Azienda ospedaliera universitaria - è un attento follow-up e la diagnosi precoce dei tumori a cui sono predisposti. In questo caso, gli esperti si sono confrontati con la sindrome di Dicer ì1, malattia rara che provoca tumori rari, che ha all'origine una mutazione che danneggia la formazione dei microRna con gravi effetti a danno di numerosi organi. Una sorta di corto circuito che manda in blackout. Un blackout che provoca tumori".

Il piccolo Gabriele è affetto da questa forma di malattia rara da quando aveva soli 3 anni e i medici del Santobono-Pausilipon gli diagnosticano un grave tumore renale e una malattia rara. Successivamente viene trasferito alla Clinica Pediatrica del Policlinico del Vanvitelli dove le dottoresse Anna Grandone e Caterina Luongo si prendono costantemente cura di lui, dando il loro prezioso contributo per salvargli la vita.