Bicentenario del Parlamento delle Due Sicilie: "La nostra storia ha radici lontane"

Era il 1° Ottobre del 1820 quando al Sud si insediò per la prima volta il Parlamento delle Due Sicilie, la prima Assemblea eletta nell'Italia pre-unitaria. Accadde a Napoli, nella Chiesa dello Spirito Santo, durante i tentativi di insurrezione contro i regimi assolutisti, che nacquero in Spagna e poi si diffusero in diversi parlamenti europei, tra cui diversi stati italiani. In una seconda occasione il Parlamento delle Due Sicilie fu istituito sempre nel capoluogo campano nel 1848, a seguito dei moti rivoluzionari della "Primavera dei Popoli", e durò fino a marzo del 1849.

In occasione della celebrazione dell'anniversario dei duecento anni della prima seduta del Parlamento meridionale, il Presidente della Camera Roberto Fico oggi sta partecipando ad una serie di iniziative nella città partenopea, presso la Chiesa dello Spirito Santo e poi presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.

"La nostra storia ha radici lontane - ha scritto il Presidente della Camera sul suo profilo ufficiale facebook - È per me importante essere stamattina a Napoli per ricordare la prima assemblea elettiva dell'Italia preunitaria, il Parlamento delle Due Sicilie, che si riunì duecento anni fa. Il Parlamento e la rappresentanza parlamentare sono istituti da salvaguardare e rafforzare, anche con le opportune riforme regolamentari e con l'interazione con gli strumenti di democrazia partecipativa e diretta".

A presiedere la prima Assemblea del Parlamento delle Due Sicilie fu il politico e giurista campano Matteo Galdi, il cui ritratto è stato ricollocato a Montecitorio, presso la Galleria dei Presidenti: "La Galleria dei Presidenti - ha sottolineato il Presidente Roberto Fico - testimonia così la continuità della rappresentanza politica del nostro Paese, in tutte le sue componenti territoriali. Qui viene richiamato il senso di unità e di comunità di cui oggi avvertiamo sempre più l'importanza, ma anche il senso di responsabilità e di partecipazione democratica che deve essere condiviso dai cittadini tutti per essere esercitato efficacemente da parte dei loro rappresentanti nelle aule parlamentari".