La pasta siciliana verso la conquista del riconoscimento Igp

Un'altra eccellenza enogastronomica made in Sud verso la conquista del riconoscimento dell'Indicazione geografica protetta, nota con l'acronimo Igp, ovvero un marchio di origine che viene riconosciuto dall'Unione Europea a quei prodotti agricoli per i quali una determinata qualità o caratteristica dipende dalla sua origine geografica. Questa volta a voler ottenere il prestigioso è la pasta siciliana: la proposta è stata lanciata da Margherita Tomasello, presidente dell'Accademia Siciliana della Pasta.

"L' Igp è un marchio accettato dalla Comunità Europea il cui obiettivo principale è di tutelare il consumatore dalle contraffazioni e dagli abusi certificando la bontà di un prodotto e il suo legame con il territorio - ha spiegato l'imprenditrice al quotidiano Siciliafan - Non è ammissibile che la pasta siciliana non abbia ancora la denominazione d'origine che viene assegnata ai prodotti agricoli o alimentari che vengono realizzati in uno specifico territorio, come ad esempio è avvenuto con la Pasta di Gragnano".

"Pasta di Sicilia - ha continuato Margherita Tomasello - dovrà essere ottenuta dall'impasto della semola di grano duro siciliano con acqua locale. I formati per il consumo sono diversi, tutti tipici, frutto della fantasia dei pastai e della tradizione". Per ottener il rinomato riconoscimento, la pasta siciliana dovrà rispettare una serie di standard, come ad esempio l'aspetto esterno, il colore e la rugosità e la trafilatura in bronzo. Il logo scelto per lanciare la proposta sarà un fascio di grano che abbraccia la Sicilia.

Sono tanti i prodotti agricoli del Meridione che puntano a diventare Igp. Ultimamente vi abbiamo raccontato della candidatura del "Limone dell’Etna", un'eccellenza gastronomica e alimentare siciliana coltivata da oltre duecento anni nelle floride terre delle fascia costiera che circonda la zona vulcanica etnea. Conosciuto in tutto il mondo, di questo prodotto tipico del Meridione già si parlava nel 1894 nel celebre romanzo "I Viceré" dello scrittore meridionale Federico De Roberto.