Coronavirus, Tarro: "La scuola può iniziare, gli asintomatici non sono untori"

Giulio Tarro, primario emerito dell'Azienda Ospedaliera "D. Cotugno", tra i più attivi nella lotta al colera a Napoli negli anni Settanta, è tornato a parlare dell'emergenza Coronavirus, in particolar modo del dibattito sulla riapertura degli istituti scolastici. Il virologo messinese di fama mondiale, in questi mesi, si è mostrato spesso ottimista sull'evoluzione della pandemia, mostrandosi sicuro del fatto che il virus sarebbe andato scemando, e anche se la curva dei contagi da Coronavirus in queste ultime settimane è in crescita, secondo Tarro la situazione non desterebbe preoccupazioni.

"La scuola? Può benissimo iniziare - ha affermato ai microfoni del quotidiano Il denaro il virologo siciliano in merito allo slittamento dell'avvio dell'anno scolastico in Campania - I ragazzi prima di 12 anni non devono portare la mascherina, come dice l'Oms. Noi siamo legati a entità della salute che sono sovranazionali, non facciamo politica della salute. Se tutto fosse già pronto, è chiaro che potrebbe cominciare anche il 14, poi se mancano banchi e docenti è un altro discorso".

"Sono aumentati per lo più gli asintomatici che, come dice l'Oms, dopo tre giorni, salvo complicazioni, non vanno considerati untori - ha aggiunto Tarro in merito agli aumenti di casi positivi al Covid-19 - Dobbiamo anche tenere presente che, chi si occupa della sanità degli Stati Uniti ha dato 1 miliardo e mezzo di dollari affinché sia pronto un test diagnostico valido entro l'anno, perché questo dei tamponi, come ha detto il suo inventore, non doveva essere usato per la diagnosi".

"Il 17 giugno scorso il Napoli ha vinto la Coppa Italia. Ci sono stati assembramenti e festeggiamenti. E nelle due settimane successive non c'è stato alcun nuovo caso dopo tutto quello che era successo", ha concluso il virologo meridionale. Per quanto riguarda la questione degli asintomatici, sulle frequenze di "Un Giorno Speciale", su Radio Radio, Giulio Tarro di recente ha spiegato perché l'aumento dei positivi asintomatici può in realtà essere persino un buon segnale, che denota l'avvicinamento verso la risposta "immunocellulare" del virus.