Giovane ricercatore meridionale premiato dall'Europa: ha vinto 2,1 milioni di euro

L'ERC Starting Grant (European Research Council) ha premiato 436 giovani scienziati di tutto il mondo con un finanziamento complessivo di 677 milioni di euro. Tra i ricercatori vincenti, impegnati in attività di ricerca di frontiera, c'è anche un giovane ricercatore pugliese in servizio presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Si tratta di Donato Giovannelli, uno dei 20 italiani che si sono aggiudicati un ERC Starting Grant sul territorio nazionale. I fondi ottenuti dal finanziamento servono a condurre ricerche pionieristiche in tutte le discipline, dai vaccini al clima, dall’impatto ambientale delle nanoplastiche fino alla materia oscura nell’universo.

Il progetto di Donato Giovannelli è stato finanziato con 2,1 milioni di euro. Il giovane ricercatore è cresciuto sul Gargano, dove ha frequentato il Liceo “Virgilio” di Vico del Gargano. Gli studi universitari in biologia li ha svolti presso l’Università Politecnica delle Marche di Ancona, per poi varcare i confini nazionali, dividendo il suo tempo tra gli Stati Uniti e il Giappone.

Durante il suo periodo all’estero, Donato ha lavorato in alcuni dei maggiori centri di eccellenza del mondo, come l’Institute for Advanced Study di Princeton, la Rutgers University e l’Earth-Life Science Institute di Tokyo: "Passare le giornate a discutere di geologia, geochimica e planetologia con esperti del settore per un giovane microbiologo come me è abbastanza inusuale”, le parole di Giovannelli riportate da ilrestodelgargano.net. "Il periodo all’estero e la collaborazione con il network internazionale di ricerca Deep Carbon Observatory hanno fortemente influenzato i miei studi, e mi hanno portato sempre di più a lavorare all’interfaccia tra discipline diverse”.

Questo approccio interdisciplinare è uno dei fattori che gli ha permesso di vincere il finanziamento ERC Starting Grant 2020: "Il progetto che ho scritto mira a comprendere come la vita e il pianeta siano co-evoluti nel tempo. Il progetto utilizzerà una combinazione di tecniche molecolari di ultima generazione e modelli computazionali uniti a numerose spedizioni in zone remote del pianeta per provare a capire come la vita e il nostro pianeta siano co-evoluti".

I risultati della sua attività potrebbero avere ricadute importanti in tanti settori della scienza, dalla comprensione dell’evoluzione del pianeta, fino alla produzione di nuovi biomateriali o molecole bioattive.