Maria Luisa, neonatologa del Sud, a 35 anni è già affermata a livello internazionale

Ci sono tante eccellenze meridionali in giro per il mondo, e in ogni campo: medicina, fisica, astronomia e molto altro. In questi mesi, soprattutto per quanto riguarda il mondo sanitario, vi stiamo spesso riportando storie e testimonianze delle tante personalità del Sud che fanno la differenza anche negli altri Paesi. In questo articolo vi parliamo di una giovane dottoressa, Maria Luisa Tataranno, che a soli 35 anni sta già facendo parlare di sé (in positivo) nel settore della neonatologia.

La giovane, originaria di Policoro (Basilicata) si è laureata quasi dieci anni fa, con il massimo dei voti, all’Università di Siena, conseguendo successivamente la specializzazione in Pediatria. Dopo un’esperienza all’estero di 6 mesi (in Belgio, a Leuven) e vari incarichi in Toscana e Campania, ha lavorato come Neonatologa per un anno in Abruzzo, a L’Aquila, prima di ricevere un’offerta di lavoro in Olanda, ad Utrecht.

Come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, la giovane ha svolto lì una fellowship di 3 anni in Neurologia neonatale, e ha poi conseguito un dottorato in Neuroscienze nel 2018 con tesi pubblicata. Maria Luisa studia e fa ricerca da sempre: ha vinto alcuni grant, per un valore di 200.000 euro, e cerca sempre di approfondire le sue conoscenze nella Neonatologia. L'ultimo lavoro riguarda le conseguenze neurologiche della prematurità, neuromonitoraggio e neuro-imaging. Nello specifico, un progetto riguarda la possibilità di ridurre lo stress nei bambini prematuri ricoverati in terapia intensiva, attraverso tecniche speciali come la musica, la kangaroo care e il massaggio neonatale.

La dottoressa lucana ha pubblicato anche molti articoli su riviste internazionali, ottenendo riconoscimenti di valore mondiale: le sue ricerche, infatti, sono state premiate da alcuni giornali scientifici Pediatrici e la 35enne ha presentato i risultati dei suoi studi in congressi internazionali negli Stati Uniti, Canada ed Europa. Insomma, una brillante mente meridionale, di cui andare fieri.