Al Sud c'è una campanella speciale: annuncia la fine della chemio per i bambini

In questo periodo di emergenza Coronavirus l'attenzione è stata puntata per mesi sulle questioni sanitarie, portando il focus anche su patologie che non fossero direttamente collegabili al Covid-19. E' chiaro che siamo in un'era nuova, in cui tutti, anche se con piccole accortezze come mascherine e gel igienizzante, hanno un occhio in più alla propria salute e alle pratiche utili a salvaguardarla. E proprio per questo motivo, in queste settimane, vi abbiamo proposto e raccontato le storie di tanti italiani, dalla parte dei pazienti e dalla parte dei dottori, per trasmettere ancora di più l'importanza che oggigiorno ha la cura del proprio benessere fisico.

E come spesso abbiamo ricordato, anche se il Coronavirus ha ovviamente ipnotizzato il mondo, tutte le altre malattie hanno continuato a colpire e purtroppo a uccidere. Da queste malattie, però, tanti sono anche guariti, proprio in queste settimane così dure. In questo articolo vi raccontiamo una bella storia, fatta di gioia e ritorno alla vita. Come riportato anche da Erremmenews, al Santobono di Napoli, ospedale di eccellenza nelle cure pediatriche, esiste una sorta di rito speciale per i bambini malati di tumore.

Quando uno di loro conclude i cicli di chemio o radioterapia, infatti, l'usanza vuole che il piccolo paziente suoni una campanella, che è diventata appunto il simbolo della guarigione. Il suono, che rimbomba in tutto il reparto di oncologia pediatrica, rappresenta il culmine di un percorso fatto di costanza e dolore, necessario appunto per guarire da questo brutto male.

Sulla campanella è incisa la scritta "ce l'ho fatta", a cui tutti i pazienti e le loro famiglie sperano di arrivare presto. Sui social è diventato virale il video realizzato da "L'Arcobaleno della Speranza Onlus", in cui si vede un bambino, Mattia, mentre tira la cordicina della campana dopo la sua ultima chemio. Intorno a lui ci sono i suoi genitori, i medici e i familiari che con grande emozione lo applaudono e lo abbracciano simbolicamente per questo grande traguardo che rappresenta un vero e proprio ritorno alla vita.