Un paziente del Sud al 118: "Siete angeli. Anche con le tute si vedeva il vostro sorriso"

In questo periodo di emergenza Coronavirus i medici e i sanitari sono stati spesso protagonisti di storie bellissime, di coraggio e professionalità, e senza di loro sarebbe stato impossibile affrontare una tale pandemia. Ma il loro ruolo fondamentale - che è emerso ancora più forte in questo periodo - in realtà è necessario ogni giorno. Ecco perché, in questo articolo, vi raccontiamo di una lettera scritta dalla famiglia di un paziente, soccorso dal 118 a Napoli, in cui appunto ringraziano gli operatori per aver salvato la vita del loro familiare.

La lettera è stata pubblicata su Facebook da Paolo Monorchio, presidente della Croce Rossa Italiana di Napoli: "La pubblicazione, di seguito, della lettera scritta dalla famiglia di un paziente, soccorso dalla nostra abz del 118 - postazione San Gennaro, mi consente di ringraziare l'intera squadra composta dal Dott. Ferreri Giovanni, dal Sig. Antonio Raggi - Autista e dal Sig. Giovanni Rainenger - Infermiere. Essi rappresentano, simbolicamente, tutti gli operatori del 118 che ogni giorno dimostrano sul campo, oltre al grande senso del dovere e di professionalità soprattutto una profonda UMANITÀ".

Questa la storia:

"Buongiorno scrivo solo ora perché​ mio padre e stabile e quindi fuori pericolo, scrivo per mano di mio padre e di tutta la nostra famiglia, vogliamo ringraziare gli operatori del 118 e la squadra dell ambulanza san gennaro che il giorno 02/08/2020, circa verso le 20 sono arrivati a casa nostra a Porta Capuana vestiti con tute bianche guanti occhiali ecc. perché​ mio padre aveva febbre alta problemi​ respiratori per una forte bronchite diagnosticata dal nostro Pneumologo, ma papà aveva ancora problemi a respirare, ringrazio l'equipaggio​ perché con tutte quelle difficoltà, con il caldo e quelle tute hanno dimostrato una professionalità ed un'esperienza, nel trattare un paziente non facile, ringrazio il medico che ha subito dato dei consigli validi di procurare ossigeno e dato l'avvio​ della terapia, ringrazio anche gli altri​ due operatori.

Noi sapevamo bene che mio padre ha problemi con le vene che in passato l'hanno riempito​ di buchi​ e lividi, loro sono stati bravissimi al primo tentativo ci sono riusciti. Io anche non conoscendo il vostro lavoro credo​ che questo sia la dimostrazione di esperienza. Dopo la terapia dopo poco mio padre respirava bene e noi abbiamo deciso di farlo rimanere a casa e l'indomani abbiamo chiamato il Pneumologo, che dopo la sua visita ha concordato con noi che dovevamo ringraziare il 118 per la tempestività​ e la professionalità dimostrata in questo intervento. PS. speriamo che questi ringraziamenti andranno a questi angeli del 118 e benedico tutti coloro che aiutano le persone con amore passione e determinazione, anche se erano tutti coperti si vedeva dalle loro parole e il loro sorriso che facevano questo lavoro con passione, in un momento così​ serio ci hanno regalato anche un sorriso. Buon lavoro e grazie".