La tecnica di un ospedale del Sud fa il giro del mondo: arriva anche in Cina

In questi mesi di emergenza Coronavirus vi abbiamo segnalato tutte le notizie positive sulla Sanità meridionale, che non ha fatto mancare ottimi interventi per svariate patologie anche durante il lockdown. La Gazzetta del Sud oggi riporta la notizia di una tecnica, ideata all'Ospedale Riuniti di Cosenza, che ha fatto il giro del mondo.

Si tratta di una tecnica innovativa rivolta a tutti i pazienti che soffrono di iperplasia prostatica benigna, e in sei anni dal Sud ha fatto il giro del mondo arrivando fino in Cina. Renato Esposito, endocrinologo esperto di ecografia interventistica, tra le professionalità dei IGreco Ospedali Riuniti, nell’ambito della trasmissione Salute e Prevenzione dell’emittente televisiva Ten, ha spiegato che questo metodo "si effettua in tempi record, da un minimo di 15 ad un massimo di 60 minuti ed è senza effetti collaterali. Eccellente anche nelle forme tumorali".

Questa tecnica è stata lanciata sei anni fa a livello mondiale, e ora è molto diffusa in Europa, nel Sud-est Asiatico. Essa ha permesso di sperimentare prima e poi attuare con soddisfazione questo tipo di procedura laser, una tecnica totalmente nuova. Con questa soluzione si riesce a riattivare tutto ciò che è fisiologico nell’uomo, senza alcun danno. E' un intervento che non dà nessun effetto collaterale.

Come funziona? Come spiegato da Esposito, "il laser va a consumare la parte cedente della ghiandola, crea una vaporizzazione del tessuto. Il vantaggio è che non si verifica quasi mai la ripresa di crescita della ghiandola prostatica, non c’è rischio di sanguinamento, né controindicazioni, né traumi. In giornata stessa, o il giorno dopo si dimette il paziente. L’anestesia è locale. Ha un futuro nelle forme tumorali? Lo abbiamo portato in Olanda ad Amsterdam, da 2 anni hanno iniziato a trattare con questa tecnica dei carcinomi circoscritti, e con soddisfazione dico che sono dei risultati eccezionali".