Psicologo di base in un'altra regione del Sud: le sedute saranno gratis

Un'altra regione del Sud ha approvato all'unanimità la figura dello psicologo di base. Questa importante notizia arriva dopo quella della Puglia, dove qualche settimana si è raggiunto un risultato storico in Italia dal punto di vista sanitario. Il Consiglio Regionale pugliese, infatti, ha approvato la proposta dell’istituzione della figura dello Psicologo di base delle cure primarie. Questa accelerazione è arrivata in questo momento storico molto delicato di emergenza Coronavirus, considerando che c'è stato un forte incremento nella domanda di assistenza psicologica.

Anche il Consiglio Regionale della Campania oggi ha approvato la legge "Istituzione del servizio di Psicologia di base". Il traguardo di grande rilievo ottenuto in queste ultime ore è stato commentato così dal Governatore campano Vincenzo De Luca: "Il senso di questa legge è duplice. Il primo riguarda il lavoro perché consentirà di trovare adeguata collocazione ai professionisti. Il secondo è relativo alle qualità delle prestazioni professionali da garantire per una crescita di umanizzazione del servizio sanitario della Campania".

"E' un giorno storico. Appena due anni fa la psicologia veniva riconosciuta come professione sanitaria a tutti gli effetti, con la pubblicazione dei nuovi Lea il diritto all'assistenza psicologica è diventata di fatto una norma dello Stato - ha spiegato ai microfoni di pupia.tv Armando Cozzuto, presidente dell'Ordine degli Psicologi della Campania - Il servizio di Psicologia è fondamentale oltre che per la nostra professione soprattutto per i cittadini perché vuole garantire a tutti il benessere psicologico fornendo loro un primo livello di servizi di cura e di assistenza e fornendo anche informazioni utili ai livelli secondari di cura e ai pronto soccorso".

Ovviamente dovranno essere individuati e definiti i compiti dello psicologo di base, il cui modello organizzativo sarà continuamente verificato, per poter seguire, monitorare ed attuare la figura nei distretti sociosanitari e nella rete ospedaliera. In Puglia, ad esempio, sarà lanciato nelle strutture sanitarie per un anno, in via sperimentale, per poi essere eventualmente riconfermato.