Coronavirus, al Sud è pronta la macchina che produce 150mila mascherine al giorno

In questi giorni l'emergenza Coronavirus sta iniziando a destare di nuovo qualche preoccupazione in più. I focolai (spesso di importazione) stanno aumentando un po' ovunque, anche se la situazione attualmente è ancora sotto controllo. Per ovviare a qualunque improvvisa necessità, però, da Nord a Sud sono tanti gli appelli che invitano le persone a proteggersi con mascherine e distanziamento, facendo molta attenzione a non dare vita ad assembramenti pericolosi.

Con l'estate, purtroppo, è molto difficile, e in tutta Italia si assiste ormai da mesi ad una movida quasi sempre incontrollata. Questo, ovviamente, aumenta la possibilità di contagi, specialmente tra i giovani, che essendo spesso asintomatici possono essere il principale veicolo di trasmissione del virus. Poiché è probabile che nelle prossime settimane tornerà ad aumentare la richiesta di mascherine, è giusto correre già ai ripari.

E dalla Puglia, come riporta La Repubblica, arriva la notizia di una macchina in grado di  sfornare quasi 150 mila mascherine chirurgiche al giorno. A questo progetto, una ventina di dipendenti dell'azienda, insieme al loro general manager, avevano lavorato già da casa in pieno lockdown, per poi assemblare il tutto a Corato. "Davanti all'emergenza non potevamo restare a guardare e abbiamo pensato di dare il nostro contributo al sistema Paese in modo da non dipendere dalla Cina. - le parole del manager riportate dal quotidiano - Abbiamo messo su una filiera integrata che ci ha consentito di stare nei tempi, soprattutto nell'eventualità di una nuova impennata dei contagi in autunno".

Le mascherine, oltre al gel disinfettante, sono state ovviamente il prodotto più richiesto in questi mesi, e anche il più diffuso. Qualche tempo fa, il Commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, aveva dato alcuni numeri: "I primi giorni dopo il mio incarico, facevamo fatica a mandare le mascherine anche al personale sanitario. In questi 80 giorni ne abbiamo distribuite 390 milioni, ne abbiamo una quantità sufficiente. La libertà va sempre tutelata. Facciamo in modo che le farmacie e la grande distribuzioni possano venderle al prezzo giusto. Oltre il 50% dei nostri ordini è eseguito con aziende italiane”.

Fonte Foto: screen video La Repubblica