Ospedale del Sud con cabine di sanificazione a tutti gli ingressi: è il primo in Italia

Al Sud per la prima volta in tutta Italia una struttura sanitaria sarà dotata delle cabine di sanificazione presso tutti gli ingressi. Si tratta dell'Ospedale Pascale di Napoli, dove dipendenti, sanitari, amministrativi e pazienti per poter accedere all'interno della struttura dovranno passare nelle cabine e in 15 secondi saranno completamente igienizzati. A renderlo noto su facebook è l'azienda altamente specializzata nella costruzione di questi sofisticati impianti.

"L'Istituto Nazionale Tumori IRCCS "Fondazione G. Pascale è il primo ospedale italiano a dotarsi delle nuove cabine di sanificazione con accesso disabili. Grazie all'impegno profuso dal suo Direttore Generale Dott. Attilio Bianchi, le nuove dieci cabine di sanificazione saranno montate nel più breve tempo possibile a tutela di tutti gli operatori sanitari e pazienti oncologici ed a sostegno della lotta contro il Coronavirus. Le cabine sono dotate di un sistema automatico di regolazione dell'altezza del termoscanner e di un canale di sanificazione con una larghezza superiore per consentire un agevole accesso delle persone su sedie a rotelle", si legge sul profilo social dell'azienda.

La pedana all'interno della cabina sanificherà le scarpe mentre le persone saranno igienizzate con una leggera nebulizzazione che non bagnerà né rovinerà gli abiti. Questa lodevole iniziativa, tra l'altro, consente anche il passaggio all'interno della cabina alle persone con disabilità costrette sulla sedia a rotelle. Una misura di sicurezza anti-Covid che si affianca a tantissime altre, come quella dell'aeroporto di Capodichino, il primo scalo italiano ad avere installato le cabine di sanificazione prodotte sempre dalla stessa azienda.

"E' importante - ha spiegato all'Ansa il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi - che i nostri pazienti sappiano che tutti i nostri dipendenti sono accuratamente controllati e che nel Pascale entra soltanto chi è sicuro e sanificato. Siamo assolutamente convinti, vista anche la peculiarità dei nostri pazienti che hanno patologie oncologiche, che sia importante trasmettere il messaggio che tutto il nostro personale è controllato sia in entrata che in uscita".