Intervento rarissimo al Sud: realizzato trapianto di tibia da un cadavere

E' stato realizzato in Campania, nella Clinica ortopedica dell’Azienda ospedaliera universitaria ‘Luigi Vanvitelli’, un raro trapianto su un giovane paziente campano di 33 anni. L'intervento, infatti, è avvenuto grazie all'impianto di un emipiatto tibiale prelevato da un cadavere. Il ragazzo aveva subito un incidente nel 2018, e presentava una frattura mal consolidata.

Un primo intervento di riduzione e sintesi con viti, infatti, aveva procurato al 33enne "un’artrosi secondaria post-traumatica dell’emipiatto tibiale con grave limitazione funzionale e deformità in valgo del ginocchio”. Così, i dottori della Clinica ortopedica del Policlinico, come spiegato dal direttore Alfredo Schiavone Panni, hanno proposto al paziente questa soluzione: un trapianto osteocondrale dell’intero emipiatto tibiale, comprensivo di menisco, da donatore cadavere.

Così, dopo un'accurata fase di preparazione operatoria, necessaria per scegliere tutte le fasi chirurgiche, è stato realizzato l'intervento, attraverso la rimozione dei vecchi mezzi di sintesi, la resezione dell’emipiatto tibiale originario e l’impianto del trapianto opportunamente preparato e conformato secondo il morfotipo del paziente ricevente.

L'equipe multidisciplinare che ha realizzato l'intervento è composta da Giuseppe Toro, Adriano Braile, Annalisa De Cicco Giovanni Landi, della Clinica ortopedica ‘Luigi Vanvitelli’, guidata da Alfredo Schiavone Panni, dall’anestesista, Ciro Mattiello, e dal gruppo infermieristico. "Con questo intervento ci si propone di escludere il ricorso alla sostituzione protesica, prediligendo approcci di chirurgia rigenerativa in pazienti giovani", ha spiegato il direttore Panni.

"Mi congratulo con tutto il team della Clinica Ortopedica del Policlinico Vanvitelli per il non consueto e innovativo intervento. Un approccio medico che predilige la miglior qualità di vita possibile per il paziente coniugandola con tecniche moderne e innovative" è invece il commento di Antonio Giordano, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli.

Un altro grande intervento effettuato dopo la fase critica dell'emergenza Coronavirus. Un buon momento per la Sanità meridionale, resasi protagonista di episodi importanti negli ultimi mesi.