L'emergenza Coronavirus, per mesi, ha messo tutto in stand-by, e anche con la ripresa parziale delle attività, tutte quelle che richiedevano importanti assembramenti sono rimaste in pausa. Lentamente, però, tutto sta tornando alla "normalità". Ieri vi abbiamo parlato del riavvio dei mezzi di trasporto senza limitazioni, oggi vi annunciamo che sempre in Puglia stanno per ripartire le sagre e le feste popolari.
L'idea, anticipata nelle scorse settimane, è stata confermata ieri in un incontro con le associazioni di settore: Cna, Anci, Upi Puglia, Casa Artigiani Puglia, Clai Puglia, Confartigianato, Confcommercio Puglia, Confesercenti Puglia, Cgil, Cisl, Uil, Associazioni luminaristi pugliesi, Anesv Puglia Basilicata, Associazione regionale feste patronali, Associazione nazionale bande, Unav, Associazione Bande da giro Puglia, Asspi Puglia.
Così, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha emanato un'ordinanza che riattiva feste popolari e sagre, per le quali sono in via di definizione le linee guida specifiche. Il virologo Pier Luigi Lopalco, al termine della riunione che ha stabilito la ripresa, ha spiegato che "in questa direzione stiamo cercando di offrire agli amministratori locali delle indicazioni più chiare per facilitare lo svolgimento di feste e sagre in piena sicurezza”.
Questa decisione arriva sia perché le condizioni attuali del virus e dei contagi permettono un'ulteriore riapertura, sia per venire incontro a quella categoria di operatori che hanno sempre lavorato nelle feste patronali e che ora sono fermi da mesi. Tra poco non sarà più in gioco soltanto la stagione estiva, ma la possibilità di vivere tutto l’anno, perché è questo il momento di maggior guadagno.
Permettere loro di lavorare significa soprattutto dare la possibilità alle nostre città di rianimarsi e di rimettere in moto un'economia specifica del nostro territorio, quella che ne esalta le feste e i prodotti tipici. Si può tornare a lavorare, ovviamente in sicurezza e nel rispetto delle norme sanitarie.