Al Sud arriva il bonus Coronavirus: aumentano gli stipendi per medici e sanitari

Nell'emergenza Coronavirus hanno avuto un ruolo pesante, fondamentale, i medici e gli operatori sanitari, che ogni giorno, per mesi, hanno lottato incessantemente contro un nemico quasi sconosciuto. Per questo motivo, in alcune regioni, si è deciso di ricompensare il loro coraggio e la loro fatica, spesso provocata da turni di lavoro estenuanti, con il rischio continuo di contagiarsi in prima persona.

In Sicilia, ad esempio, è stato raggiunto e sottoscritto un accordo tra le organizzazioni sindacali e la Regione che prevede un bonus sullo stipendio di tutto il personale sanitario impegnato nell'emergenza. Il valore del protocollo ammonta a quasi 36 milioni di euro, che i lavoratori troveranno in busta paga nei prossimi mesi.

Questo protocollo è nato per "per premiare l'impegno straordinario degli operatori e delle operatrici del sistema sanitario regionale che hanno lavorato con abnegazione, responsabilità e spirito di servizio e si sono sacrificati con turni massacranti, a volte lavorando anche senza adeguati dispositivi di protezione individuale, al solo scopo di tutelare la salute pubblica", fanno sapere dai sindacati. All'interno del protocollo vengono spiegata le modalità di assegnazione dell'incentivo, diviso in 3 fasce, a seconda dell'intensità con cui si è data la propria mano alla "causa Covid".

Fascia A ad “alta intensità” fino a 45 euro per turno e fino a 1.000 euro per condizioni di lavoro. Riguarda il personale del Pronto Soccorso, Malattie Infettive, Pneumologia, Reparti Covid di varie specialità, ai Laboratori di analisi, Microbiologia e Radiologia, U.S.C.A. e Dipartimento di Igiene e Prevenzione; fascia B di “media intensità”: fino a 35 euro per turno e fino a 600 euro per condizioni di lavoro al personale afferente a Reparti non Covid di varie specialità, in servizi non impegnati in attività Covid (Anatomia Patologica, Medicina Nucleare, Banca del Sangue, ecc., Igiene), area della dirigenza sanitaria non ricompresa nella fascia A e attività formative connesse al Covid; fascia C di “bassa intensità”: fino a 15 euro per turno e fino a 200 euro per condizioni di lavoro al restante personale dirigenziale e di comparto non direttamente riconducibile alle fasce A e B.