E' possibile trovarlo in uno dei luoghi più belli della Sicilia, a Capo San Vito, in provincia di Trapani. In questo tratto di mare, situato nell'area nord occidentale dell’isola, fra il Golfo di Macari a ovest e la Riserva Naturale dello Zingaro e il Golfo di Castellammare a est, sorge infatti una rarissima varietà di corallo nero, la cui principale caratteristica è quella di essere bioluminescente, cioè di illuminarsi in presenza di particolari reazioni chimiche interne.
L'effetto di illuminazione avviene per contatto, quindi quando il corallo viene sollecitato manualmente. Questa meravigliosa specie è stata scoperta recentemente, nel 2011, ed era stata segnalata inizialmente solo nell’Oceano Pacifico, intorno ai 700 metri di profondità, lungo la costa californiana.
Questa specie è quella della Savalia lucifica, ed è stata identificata, per la prima volta nel Mar Mediterraneo, da un particolare robot sottomarino a una profondità di 270 metri durante una campagna di ricerca promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Il corallo nero, scoperto in Sicilia, fa parte del gruppo degli zoantidei, e si distingue da alcune specie simili, come la Savalia savaglia (il cosiddetto corallo nero), sia per il substrato di cui è parassita, sia perché, appunto, si illumina al contatto fisico. L'indagine che ha portato alla sua scoperta era indirizzata allo studio delle popolazioni profonde di corallo rosso nell'arcipelago delle Egadi, ed è stata realizzata dai ricercatori dell’ISPRA in collaborazione con studiosi dell’università Politecnica delle Marche, dell’Università di Pisa e degli atenei di Bologna e Napoli “Parthenope”.
Esso è stato scoperto grazie a un sofisticato robot sottomarino, a 270 metri di profondità, e come detto è una specie molto rara. Il mar Mediterraneo, quindi, si conferma una ricchezza immensa, le cui profonde acque sono ancora scrigno di tesori inestimabili. Le acque della sicilia, quindi, custodiscono un'altra grande meraviglia.