Ritrovata al Sud una Grotta meravigliosa che sembra uscita da una fiaba

In questi giorni di "ritorno alla vita" dopo la fase acuta dell'emergenza Coronavirus, ci sono tante belle notizie da segnalare, avvenute al Sud. Una è quella della Reggia di Caserta, dove è ritornata alla luce la "Grotta di Eolo", dopo un lungo periodo di lavori e pulizia da rovi infestanti. Quello che è emerso è un tesoro unico, probabilmente risalente agli anni '70.

La Grotta è uno dei luoghi più nascosti del Parco settecentesco del più grande palazzo reale del mondo. Questo cunicolo, usato nei giardini dell'epoca, ricrea ambienti rocciosi naturale, dalle forme molto strane, e si nasconde dietro gli archi di una fontana con cascata centrale a velo, intitolata al Re dei Venti.

Ma questa fontana è solo uno dei tanti elementi che creano un'alternanza di prati, boschi, piccole cascate del grande parco reale di 123 ettari, che integra la magnificenza architettonica della Reggia. Questo parco, ricordiamo, nacque nel 1753 per mano di Luigi Vanvitelli, e fu terminato dal figlio Carlo, divenendo un'opera di straordinario valore.

Alla Grotta di Eolo, comunque, si entra tramite un cancello molto semplice che non lascia immaginare il fascino degli spazi in cui introduce. Dopo decenni di abbandono, grazie alla pulizia e al ripristino degli ambienti, potrà tornare presto fruibile per il pubblico. Sono stati rimossi i rovi e le erbe infestanti, e la grotta è tornata ad essere suggestiva, rivelando anche un piccolo tesoro di pezzi scultorei, probabilmente degli anni '70. Si tratta di 300 pezzi - arti, capitelli, foglie d'acanto, fregi e stemmi - appartenuti ai gruppi scultorei del Parco Reale, rinvenuti in parte anche nella macchia boschiva e nei depositi.

Tutto è riemerso dopo un grande oblìo. Dopo questa scoperta, partiranno certamente i lavori di restauro, per restituire al più presto ai visitatori questa incredibile meraviglia.
I preziosi ritrovamenti saranno anche al centro di un'iniziativa rivolta a grandi e piccini. La Reggia, infatti, coinvolgerà il pubblico alla ricerca del "pezzo mancante". Una volta repertoriato tutto il materiale, sui canali social verranno pubblicate le foto degli elementi più emblematici. Il visitatore sarà quindi invitato a perlustrare il Parco Reale per trovarne il "proprietario". Un gioco che partirà dunque dalla realtà digitale ma che coinvolgerà dal vivo i visitatori della Reggia di Caserta.

Foto: pagina Facebook La Reggia di Caserta