C'è un tesoro nei mari del Sud: riemersi i Sarcofagi del Re di 1500 anni fa

Il Sud è pieno di tesori di ogni genere: archeologici, storici, paesaggistici, alcuni spesso sconosciuti o ritrovati solo nei giorni nostri. Una specie di cantiere in itinere, dove è sempre possibile scoprire qualcosa di nuovo e meraviglioso. Sulla costa ionica del Salento, ad esempio, precisamente a San Pietro in Bevagna, è avvenuto un ritrovamento molto importante sul fondale del mare, nascosto da oltre 1500 anni.

Da qui, infatti, sono riemersi i Sarcofagi del Re, e le immagini raccolte sono davvero straordinarie. I Sarcofagi sono delle vasche in marmo molto pesanti, posizionate a 6 mt di profondità nei pressi del Fiume Chidro, poco distanti dalla costa di San Pietro in Bevagna. Questi Sarcofagi sono circa 20, risalenti al III d.C., e non sono sempre visibili per intero visto che le mareggiate li ricoprono spesso con la sabbia.

L'esistenza, comunque, era in realtà già nota: gli studiosi quindi sapevano che lì sotto c'era un tesoro di grande valore archeologico. Questi sarcofagi hanno un peso compreso tra una e sei tonnellate, e si sono probabilmente inabissati qui durante il trasporto via mare verso Roma.

Si tratta comunque di uno dei più importanti giacimenti archeologici sottomarini del Mediterraneo, reperti dove un tempo sorgeva uno scalo portuale dell'Impero Romano. Essi sono stati realizzati in marmo greco cristallino, il classico marmo usato per scolpire le statue dell'epoca, destinate solitamente alla sepoltura di personaggi illustri.

I Sarcofagi, come detto, sono parzialmente coperti dal mare, ma quando l'acqua è limpida e la sabbia scompare, essi riemergono dando vita a uno spettacolo di grande bellezza. Ce ne sono di vari tipi: da quelli con cassa rettangolare a quelli del tipo a vasca con i lati  arrotondati. Sulla loro provenienza non si hanno notizie precise, si ritiene che presentino caratteristiche tipiche delle cave della Valle del Meandro (odierna Turchia), di Afrodisia (Asia Minore), o delle isole egee.