Al Sud si coltiva il Limone Caviale: fa bene alla salute ed è usato dagli chef stellati

Oltre ai tradizionali frutti e ortaggi che trovano qui la loro origine, al Sud si coltivano anche dei frutti esotici importati da altri Paesi, che dopo lungo tempo però finiscono per diventare prodotti identitari grazie ad una coltivazione di grande qualità. Piante come il cedro, il bergamotto, la limetta calabrese, alcune varietà tipiche di arance e mandarini, fanno parte del paesaggio meridionale da così tanti secoli che ormai la loro reale origine straniera è oscurata.

Oggi vi parliamo di un altro prodotto, coltivato in Calabria ma di provenienza esotica: una varietà di agrume sorprendente per caratteristiche e prezzo. Si tratta del Finger Lime (Microcitrus australasica), che letteralmente significa “Limone dito” per la forma quasi cilindrica del frutto.

Più comunemente esso viene chiamato “Limone Caviale” o “Caviale di agrumi”, un nome, questo, suggerito dalla polpa composta da una miriade di vescicole sferoidi cariche di succo, che si rompono masticandole e che somigliano in modo incredibile al caviale.

Le sfere del Finger Lime possono essere bianche, rosse, rosa, verdi, dal colore forte o sfumato, e ultimamente stanno tornando di moda per gli chef, che le scelgono per dare un tocco in più anche estetico ai loro piatti. Il Finger Lime è quindi una materia prima da cucina stellata, e anche il prezzo lo conferma: un chilo costa circa 200 euro, come se fosse un vero caviale russo.

Per quanto riguarda il frutto in sé, il suo sapore viene descritto come un mix fra il bergamotto, il pompelmo e il lime, con note di pepe rosa, mentre la buccia, che si può usare grattugiata in cucina e in pasticceria, conferisce un'ulteriore gradevole nota.

Il Finger Lime, ovviamente, essendo un agrume, ha anche molte proprietà utili all'organismo: favorisce la digestione, è rinfrescante, diuretico e apporta buone quantità di vitamina C, B6, acido folico e potassio.