Invasione di coccinelle al Sud: la foto incredibile fa il giro del web

In tempi di Coronavirus qualcuno parlerebbe di "assembramenti", ma in questo caso non sono affatto pericolosi, anzi. In Puglia, a Barletta, nel primo weekend di giugno, si è verificato un fenomeno insolito ma davvero suggestivo. Qui, infatti, ma anche nei centri circostanti, si è avuta una vera e propria invasione di coccinelle.

Un episodio molto particolare, evidentemente agevolato dall'aumento delle temperature (arrivate fino a 30 gradi) dopo un inizio di settimana con piogge e vento. Le foto sono diventate virali e hanno fatto ben presto il giro del web. A pubblicarle è stata Legambiente Barletta.

Proprio l'associazione ambientalista ha legato l'aumento della presenza di questi insetti, conosciuti ovviamente come "portafortuna", all'invasione di afidi e parassiti delle piante dei giorni precedenti: "Sono pericolosi perché distruggono futuri frutti- hanno spiegato da Legambiente – non siamo certi della correlazione tra i due fenomeni, ma sappiamo che la natura ha tutte le capacità di autoregolarsi, senza l’intervento dell’uomo. Non c'è nulla di preoccupante nell'arrivo delle coccinelle, anzi è un imprevisto estremamente utile".

Ma perché le coccinelle portano fortuna?

Innanzitutto, il loro colore acceso, arricchito dai puntini neri, le rende molto più piacevoli all'occhio. Il loro nome inoltre deriva dal latino coccineus (scarlatto), il colore che le caratterizza e che ha spesso una connotazione positiva, poiché simboleggia vitalità, forza, passione, coraggio, successo e fortuna.

In molte culture, inoltre, la coccinella è considerata una messaggera divina: è legata a Freyja, dea nordica della fertilità, oppure alla Madonna (Maria), che nel Medioevo veniva rappresentata proprio con un mantello rosso (i sette puntini neri tipici della coccinella comune rappresenterebbero infatti le sette gioie e i sette dolori di Maria).

Anche nelle più importanti lingue europee il nome coccinella significa "insetto" o "uccellino" di Maria. In ebraico esse vengono chiamate “piccolo cavallo di Mosè” o anche “piccolo messia”, mentre in turco il loro nome vuol dire proprio “insetto porta-fortuna”.