Coronavirus, altro record di contagi zero al Sud: non si sa più a chi fare i tamponi

Ieri in Campania, per la prima volta dall'inizio della pandemia, si sono registrati zero contagi da Coronavirus. Un traguardo importantissimo, per cui è bello gioire ma senza abbassare la guardia. Anzi, proprio ora che la vita sta lentamente tornando alla normalità, bisogna fare ancora più attenzione, visto che il virus è un nemico che può annidarsi silenziosamente. Attualmente, comunque, i sintomatici sono sempre di meno, e anche i reparti Covid appositamente creati durante la fase acuta dell'emergenza sono ormai quasi vuoti. I tamponi, in Campania, vengono effettuati per lo più a campione, visto che - in assenza di persone con sintomi - non si sa praticamente più a chi farli. 

Lo ha confermato anche Rodolfo Punzi, direttore dell'Infettivologia del Cotugno, l'ospedale napoletano di cui tutto il mondo ha parlato durante la pandemia. Ai microfoni de La Repubblica, Punzi ha spiegato la situazione attuale nel virus e del nosocomio partenopeo, specchio della condizione di tutta la regione (e non solo probabilmente): "I quadri drammatici che eravamo abituati a vedere nelle prime settimane si sono modificati in senso favorevole da un mese a questa parte. Il motivo? Vanno prese in considerazione varie ipotesi. Tutte hanno una loro validità. Si parte dal dato iniziale: a essere colpiti per prima sono stati i soggetti più fragili. Poi, c'è la realtà delle diagnosi che erano meno precise nella fase di esordio dell'epidemia. A seguire, è subentrato il ricorso a terapie più mirate e, quindi, al perfezionamento di un protocollo nei confronti di un virus di cui si sapeva poco o nulla. Ma in ballo c'è anche l'ipotesi più verosimile, quella di una mutazione in senso opportunistico: i virus, in genere, nel tempo tendono ad attenuare la loro aggressività per sopravvivere nell'ambiente e nell'ospite".

Il dottor Punzi ha poi dato qualche numero: "Il numero di nuove infezioni anche qui si sono ridotte. Nella nostra regione, l'altro giorno si sono registrati cinque tamponi positivi su 2000 effettuati, cioè lo 0,4 per cento. Nel mio ospedale, al Cotugno, in cinque giorni, dal 27 maggio fino al primo giugno, abbiamo ricoverato solo 12 pazienti. E di questi appena sei sono risultati positivi. Stanno tutti bene, nessuno di loro è finito in Rianimazione dove, al momento, sono curati due degenti, di cui uno proveniente da Salerno. In totale sono 36 i pazienti ricoverati".

Foto: immagine di repertorio