Al Sud ritrovata sui fondali del mare un'antichissima basilica bizantina

Era l'estate 2012 quando un gruppo di archeologi dell'Università di Stanford condusse un Sicilia uno studio alla ricerca di un sito archeologico subacqueo. Esso si condusse nel tratto di mare tra Marzamemi e la riserva naturale di Vendicari, in alcuni siti della Sicilia orientale.

In quei giorni, gli studiosi americani fecero molte immersioni su tracce di relitti, colonne in marmo, carichi di imbarcazioni naufragate, foto, video, rilievi e quant'altro. Alla fine, come spiega dettagliatamente quntastories.it, si arrivò alla scoperta di un sito sommerso, a pochi metri di profondità, di fronte alla spiaggia di Marzamemi.

Questo ritrovamento risale al VI secolo d.C. e il suo carico fu già studiato negli anni '60. Molto probabilmente si tratta di un'imbarcazione che naufragò in prossimità della costa, e già in quegli anni si scavò e furono recuperati alcuni manufatti: furono recuperati decine di colonne, capitelli, marmi, gradini, parti di architetture. Praticamente tutti pezzi di una basilica, trasportata via mare fino in Sicilia, per essere poi rimontata. 

Dopo 60 anni di oblio, il sito della basilica bizantina era pronto una nuova campagna di studi. Così, l'Università di Stanford portò a Marzamemi un team di tecnici e studenti, archeologi, topografi, storici, che insieme alla Soprintendenza del Mare siciliana iniziò a studiare lo scavo. Si rivelò una grande esperienza di collaborazione multidisciplinare, con tecniche quasi sconosciute in Italia.

Dal 2013, lo scavo della chiesa bizantina divenne un appuntamento fisso: ogni anno un programma di due mesi. Sei squadre di subacquei si immergevano dalle otto di mattina alle cinque del pomeriggio.

Lo scavo è continuato fino alla scorsa estate, quando i risultati hanno raggiunto un grande rilievo. Sono stati recuperati centinaia di reperti: colonne in marmo, capitelli, fregi, amboni, manufatti, chiodi, piccole parti in legno, ceramica.

Il sogno è quello di ospitare l'imponente ricostruzione. Chi aveva progettato la basilica bizantina, infatti, dopo 1500 anni potrebbe vedere rimontati tutti i pezzi e il risultato offerto al pubblico.