Coronavirus, il virologo: "E' diventato come un'influenza, presto può sparire da solo"

Il presidente della Società Italiana di Virologia, il calabrese Arnaldo Caruso, in un'intervista a La Gazzetta di Mantova ha espresso la sua prestigiosa opinione sul virus e la sua evoluzione, oltre che sulle armi attualmente nelle mani dei cittadini per limitare i contagi, ovvero mascherine e distanziamento sociale.

Secondo il virologo meridionale, il virus starebbe diventando meno aggressivo, tanto che potrebbe sparire presto autonomamente, anche prima del vaccino. I tempi? Entro l'estate il problema potrebbe già essere alle spalle: "I contagi sono nettamente in calo e il virus non è più aggressivo. Aspettiamo ancora una settimana per prudenza, ma a giugno potrebbero non essere più necessarie mascherine, distanze e sanificazioni".

Il virus, infatti, starebbe perdendo la sua iniziale carica virale, e questo sarebbe evidenziato non solo dai contagi, ma anche dai tamponi: "Non solo calano i contagi, ma anche la carica virale che troviamo nei tamponi. I pochi casi positivi rimasti sono portatori quasi sani del virus e con scarsa capacità di trasmetterlo. Il decorso della malattia è diventato tranquillo, ora sì che si può paragonarla a un’influenza“.

Come mai è successo questo? E' probabile che il Coronavirus si sia indebolito perché adattatosi all'uomo, e il caldo estivo e le restrizioni anti-contagio hanno fatto il resto. E per quanto riguarda la seconda ondata? Alcuni esperti sostengono che potrebbe esserci, altri la escludono. Secondo Caruso è imprevedibile: "Da qui all’autunno il virus potrebbe avere ulteriori ricombinazioni e ripresentarsi più innocuo o aggressivo. In genere però dovrebbe smorzarsi".

Infine, Caruso prova a definire una data in cui, se confermato il calo dei contagi, ci si potrà dire certi di aver lasciato il virus alle spalle: "A quel punto si potrà stare davvero tranquilli. Nei mesi scorsi si è fatto un po’ di terrorismo quando il virus era pericoloso, ora consentiamoci una punta di ottimismo. Per esempio le sanificazioni, le distanze e le mascherine a giugno potrebbero non servire più".

Foto: immagine di repertorio