Coronavirus, Università del Sud lancia il primo master in vaccinologia

L'emergenza Coronavirus e la necessità di comprendere al meglio questo nuovo nemico invisibile e aprire nuove frontiere sanitarie, sta dando impulso a delle strategie innovative che pongono la scienza e la ricerca come armi imprescindibili di progresso.

All'Università Federico II di Napoli, infatti, la "vaccinologia" è diventata una nuova materia di studio, ed è nato un master universitario di II livello, per cui c'è già stata, da parte dei giovani medici, una corsa alle iscrizioni. Come riporta La Repubblica, il master è stato organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica, e il corso è diretto dalla professoressa Maria Triassi.

L'obiettivo, oltre ad essere ovviamente la diffusione promozione di una cultura della prevenzione, è anche quello di approfondire la conoscenza di interventi e strategie innovative sui vaccini. Un argomento molto attuale in tempo di pandemia.

Per il Covid-19 non esiste ancora un vaccino, anche se in tutto il mondo si lavora in questo senso, ma gli esperti hanno spesso sottolineato che anche la copertura di altre malattie (come l'influenza) può rivelarsi decisiva per affrontare questa nuova fase dell'emergenza Coronavirus.

L'obiettivo, inoltre, è anche quello di ridurre il carico delle malattie infettive prevenibili da vaccini. Il master consisterà in sette moduli, ciascuno della durata di 24 ore, tutti che approfondiscono le pratiche vaccinali e la pianificazione degli interventi.

Alla fine del percorso (che in quanto master universitario esenta dai crediti di formazione continua) i partecipanti dovranno saper organizzare, gestire e valutare le strategie vaccinali: "Diamo una formazione continua a quanti sono nel circuito delle vaccinazioni - le parole Maria Triassi riportate dal quotidiano La Repubblica- in più, alla luce di questa nuova emergenza, le malattie infettive e la loro prevenzione acquistano maggiore importanza in sanità pubblica. Tenere alta la guardia sulle vaccinazioni significa anche dare la giusta informazione ai sanitari e alla popolazione".

Foto: immagine di repertorio