Coronavirus, il cuore del Sud: vacanze gratis per medici e infermieri del Nord

L'Italia da ieri è entrata in una nuova Fase dell'emergenza Coronavirus, con l'apertura di negozi, bar e ristoranti, con l'obbligo ovviamente di rispettare le misure di sicurezza già in atto dall'avvio della pandemia. Nonostante la situazione sia migliorata, comunque, nel nostro Paese permane un forte senso di solidarietà da Nord a Sud, una specie di unione simbolica esplosa proprio in uno dei momenti più difficili della storia italiana.

Continuano, quindi, le iniziative di solidarietà che coinvolgono anche il nostro Meridione. L'ultima è dedicata ai medici e agli infermieri che lavorano negli ospedali Covid della Lombardia, la regione più martoriata dalla pandemia. L'Ente Parco delle Madonie ha infatti annunciato che per loro ci sarà la possibilità di fare le vacanze gratis in Sicilia, grazie alla disponibilità di un hotel di Cefalù. Il progetto prevede di ospitare gratuitamente, per una settimana, famiglie di medici e infermieri degli ospedali Civili di Brescia e del Fatebenefratelli Sacco di Milano, impegnati nell’emergenza Covid 19 in segno di gratitudine nei loro confronti.

E' stato proprio il commissario straordinario dell'ente parco Madonie Salvatore Caltagirone, ad invitarli: "Con spirito di abnegazione sono stati impegnati per cosi lungo tempo, nei diversi reparti di terapia intensiva, per curare e salvare le persone affette da COVID 19 e formulo in questa occasione l’invito a trascorrere una vacanza nel nostro territorio all’insegna della serenità e del benessere psicofisico”, ha detto in una nota.

La vacanza offerta è comprensiva di vitto e alloggio ed è valida per tutti i mesi estivi, in cui due famiglie a settimana potranno godersi il loro meritato relax. Una bellissima iniziativa, che si aggiunge a tutte le altre realizzate in questi mesi così difficili.

Mascherine, gel igienizzante, prodotti alimentari di vario tipo, semplici dimostrazioni di vicinanza con parole e pensieri: il Coronavirus ha creato dolore e angoscia ma ha anche permesso al nostro Paese di sentirsi finalmente uguale "da su a giù".