Al Sud un telescopio che 'caccia' gli asteroidi: sarà il primo al mondo

Il suo nome è FlyEye, che significa "occhio di mosca", perché è costituito da 16 telecamere che gli permettono di ampliare il proprio campo visivo proprio come succede nell'occhio degli insetti. FlyEye è il nuovo telescopio realizzato da un consorzio europeo, che sarà installato in Sicilia entro il 2021. Esso sorgerà in cima al Monte Mufara, grazie ad un accordo siglato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) con quella italiana (Asi).

Di questo genere di telescopio ce ne saranno solo quattro nel mondo, ma le aspettative sono altissime, e già si pensa alla collocazione del secondo: "Sarà probabilmente installato in Cile, presso l’Osservatorio Europeo Australe (Eso), per completare la visione del cielo nell’altro emisfero”, aveva spiegato tempo fa Ian Carnelli, responsabile del Programma Studi Generali dell’Esa.

Questo telescopio sarà mirato all'osservazione degli asteroidi, ma si pensa anche di aggiungerne uno in orbita, capace di scrutare il cielo anche quando gli strumenti a Terra sono abbagliai dalla luce del Sole.

Sempre Carnelli aveva dichiarato che per ora "conosciamo circa il 90% degli asteroidi più grandi di un chilometro, ovvero quelli che in caso di impatto potrebbero scatenare conseguenze sull’intero pianeta. Il vero problema sono gli asteroidi più piccoli, che riflettono meno la luce risultando meno visibili. Si stima che siano decine di milioni, e ne conosciamo meno del 30%. Grazie ai nuovi telescopi, cercheremo di ampliare il catalogo includendo anche quei corpi celesti dai 30 metri di diametro in su".

Questo telescopio pesa 24 tonnellate, è alto sei metri e mezzo e largo quattro; un primato tecnologico 100% italiano presentato ufficialmente dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e, come detto, consentirà di scoprire asteroidi fino a 40 metri di diametro con un anticipo di tre settimane rispetto al possibile impatto con la Terra.

Per il Sud è un grande orgoglio, visto che quello che sorgerà sul Monte Mufara sarà il primo al mondo.