Stanziati al Sud 22 milioni di euro per riqualificare i musei: 9 i siti interessati

L'emergenza Coronavirus, tra i vari e tanti effetti collaterali, ha provocato dei danni immensi al turismo della nostra Penisola. Ecco perché, quando la situazione sarà tornata alla normalità, sarà necessario tentare di ricostruire e far ripartire quello che è fermo ormai già da troppo tempo.

E in questo, senso, in Sicilia, si pensa già al futuro. Il Governo Regionale di Musumeci, infatti, ha stanziato ben 22 milioni di euro nell’ambito di un piano di riqualificazione della rete museale siciliana.

A rifarsi il look saranno nove musei regionali, che saranno adeguati agli standard di qualità internazionale. Gli interventi riguarderanno: miglioramento e abbellimento infrastrutturale,  installazione di nuovi allestimenti, impianti di illuminotecnica e sistemi digitali per la fruizione e la valorizzazione delle collezioni.

Gli spazi museali che riceveranno questi accorgimenti, saranno: il Museo archeologico di Aidone, in provincia di Enna; il Museo archeologico di Gela, nel Nisseno; l’Antiquarium e il Museo “Pirri Marconi” nel Parco archeologico di Himera a Termini Imerese, nel Palermitano; il Museo d’Arte moderna e contemporanea di Palermo; il Museo delle Solfare “Trabia Tallarita” di Riesi, in provincia di Caltanissetta; il Museo archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa; il Museo “Agostino Pepoli” di Trapani; il Museo interdisciplinare di Messina.

Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha spiegato così il provvedimento: "Parecchi nostri musei – le parole riportate da BlogSicilia.it – sono ricchi nel contenuto, ma appaiono superati nell’allestimento, nelle dotazioni tecnologiche e nei servizi. Alcuni non sono neppure dotati di servizi igienici adeguati. Non è possibile tutto questo per una terra che punta a fare del turismo culturale il segmento trainante. Dopo anni di chiacchiere, la Regione interviene con risorse concrete e con progetti all’avanguardia. E’ solo l’inizio di un Piano che coinvolgerà tutti i musei di proprietà regionale e non escludiamo un possibile bando per gli altri spazi museali”.