Coronavirus, tutto il mondo usa il farmaco di Ascierto: è sbarcato anche in Brasile

In Italia, da 8 giorni, è partita la Fase 2 dell'emergenza Coronavirus, con un progressivo lockdown che ha permesso la ripresa di molte attività lavorative e commerciali e concesso agli italiani di incontrare i propri congiunti e riacquistare un po' di libertà in più (ovviamente in sicurezza).

La curva italiana dei contagi, in questi giorni, sta comunque scendendo, permettendo alla situazione di definirsi certamente migliore. Nei laboratori di ricerca, comunque, in tutta Italia e in tutto il mondo, si studiano terapie mirate per combattere la malattia, oltre ovviamente al vaccino. Si è parlato tanto in queste settimane della terapia al plasma, la cui sperimentazione è partita anche in molte regioni del Sud, come Campania, Calabria e Puglia.

In attesa comunque di un farmaco che possa neutralizzare direttamente il Covid-19, attualmente i medici continuano ad agire sulla sintomatologia che provoca il virus, e in questo senso uno dei medicinali più utilizzati è il Tocilizumab, quello testato per la prima volta in Italia da Paolo Ascierto, l'oncologo del Pascale di Napoli.

Questa cura, che inizialmente era stata presa con scetticismo all'interno dei nostri confini nazionali, sta invece facendo il giro del mondo, trovando consensi e ottimi risultati sui pazienti. I medici la stanno utilizzando in Francia, Germania e Gran Bretagna, ora il Tocilizumab è arrivato perfino in Brasile, dove pure si stanno curando in questo modo in pazienti in via sperimentale.

Lo studio si terrà precisamente presso l'Ospedale Beneficencia Portuguesa di San Paolo, e a raccontarlo è stata la coordinatrice dell'Unità di Terapia intensiva del nosocomio brasiliano: "Il trattamento – ha spiegato il medico a Radio Bandeirantes – con il tocilizumab verrà effettuato su un gruppo di 150 pazienti”.

Una grande soddisfazione per il medico napoletano e una speranza in più per chi contrae il virus, visto che ovunque sia stato testato ha dato risultati incoraggianti.