Coronavirus, primario del Nord: "Il farmaco di Ascierto ha dato ottimi risultati"

Anche se siamo in Fase 2 dell'emergenza Coronavirus da quasi una settimana, il Coronavirus continua a circolare nel nostro Paese. I dati sono certamente in miglioramento, ma in alcune zone d'Italia il nemico è ancora molto agguerrito. Ecco perché un po' ovunque si parla ancora di cure da utilizzare nei casi gravi della malattia, in attesa del vaccino e di un farmaco specifico.

Come più volte ripetuto, una delle terapie che sta dando i risultati migliora è quella del dottor Paolo Ascierto, che è stato il primo in Italia a sperimentare il farmaco anti-artrite nei pazienti affetti da grave insufficienza respiratoria dovuta al Covid-19.

Il medico napoletano ha ricevuto elogi da colleghi di tante parti del mondo, e la sua terapia è stata applicata con successo in molti ospedali italiani ed europei. Proprio ieri vi abbiamo raccontato che in Francia Ascierto è considerato un "eroe dei due mondi" per i risultati molto importanti ottenuti grazie al "suo" Tocilizumab.

E oggi arrivano altri complimenti, stavolta dall'Italia, precisamente da Trento, dove un primario ha raccontato la sua esperienza nell'utilizzo di questo farmaco. Si tratta di Giorgio Berlot, docente di Anestesia e Rianimazione all’Università di Trieste e Primario presso il reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Cattinara del capoluogo friulano, che ai microfoni di Interris.it ha svelato i risultati ottenuti con il medicinale anti-artrite:

"Dei farmaci che si adoperano non ci sono le prove, ma quello che a noi ha dato un risultato ottimo, usato su sette pazienti e tutti tornati a casa, è il farmaco per l’artrite reumatoide individuato dal professor Paolo Antonio Ascierto, oncologo dell’ospedale Pascale di Napoli. Questo farmaco, utilizzato precocemente, ha dato numerosi risultati positivi. Una notte sono arrivati due pazienti gravissimi da Cremona e contro ogni protocollo ho deciso di curarli subito con questo farmaco. Beh in cinque/sei giorni sono subito migliorati tornando a respirare autonomamente".