Coronavirus, a scuola con dei braccialetti intelligenti: l'idea di un'azienda meridionale

A settembre si potrà tornare a scuola? E' questa una delle domande più gettonate di questa fase dell'emergenza Coronavirus. Mentre lentamente stanno ripartendo alcune attività commerciali e lavorative, e gli italiani stanno riconquistando una parte della loro normalità, ci si chiede se i bambini e i ragazzi potranno riprendere a studiare normalmente. In questi mesi di quarantena ci si è arrangiati come si poteva con lezioni virtuali da casa, ma niente può sostituire una didattica tradizionale "face to face".

Per far riaprire le scuole e permettere agli studenti di avere un'istruzione adeguata, si sta pensando a dei sistemi particolari che possano semplificare la sicurezza. Tra questi, ad esempio, c'è l'idea di un braccialetto speciale, che "vibra" quando si sta esaurendo la distanza minima di un metro tra le persone.

Il progetto è di un'azienda di Bari, che vorrebbe allargare questa soluzione anche per tutte quelle situazioni in cui si rischiano assembramenti di persone.

Il braccialetto si chiamerebbe "Labby Light", ed è un braccialetto intelligente che avverte chi lo indossa dell'eccessiva vicinanza con altre persone. "L'allarme", come detto, verrebbe dato con una vibrazione e un'illuminazione sul braccialetto. Segnali ovviamente che impongono di allontanarsi da qualcuno che si trova più vicino di un metro. Ricordiamo che la distanza di sicurezza è stata stabilita a livello internazionale per evitare contagi.

Questo sistema potrà essere utilizzato anche nelle scuole materne, dove verrà spiegato ai bambini come se fosse un gioco. Utilizzarli sarà semplicissimo, visto che si infilano al polso come dei semplici orologi.

L'apparecchio memorizza internamente ID, giorno, ora e tempo di contatto con gli altri braccialetti a cui si avvicina. Questa potrebbe essere una buona soluzione, non traumatica ma anzi anche simpatica per i più piccoli.

Questa iniziativa potrebbe essere adottata da molti istituti italiani, ma non solo. L'azienda, infatti, fa sapere che dalla Francia ne hanno ordinati già a centinaia.