Al Sud si trova la Fontana del Cinquecento più bella d'Europa

Il Sud vanta infiniti tesori di bellezza: che siano d'arte o paesaggistici sono sicuramente indimenticabili. E molti, inoltre, sono dei veri e propri primati. Esempi di architettura e scultura unici al mondo per caratteristiche o per semplice gusto estetico. Tra questi c'è da ricordare la fontana di Orione di Messina, uno dei simboli della città siciliana, un'opera spettacolare risalente al 1553, realizzata da Giovanni Angelo Montorsoli, allievo di Michelangelo, in collaborazione con Domenico Vanello.

La fontana di Orione è stata definita dallo storico d'arte Bernard Berenson come "la più bella fontana del '500 europeo", e questo fa capire quanto che incredibile impatto abbia avuto nella storia dell'arte e nelle sue individuali scoperte.

La storia della Fontana

La fontana di Orione fu commissionata dal Senato di Messina, nel 1547, a scopo celebrativo. Lo scultore fiorentino Montorsoli accettò l'incarico e fu incaricato di realizzare una fontana che rappresentasse Orione.

Perché proprio Orione? Perché fu lui il fondatore della città di Messina. Orione era un gigante dalla triplice paternità (Giove, Nettuno e Mercurio). Per realizzarla, Montorsoli chiese dei marmi di Carrara e utilizzò molti aiuti di scultori locali, che collaborarono insieme dando vita alla fontana in poco tempo.

La struttura della Fontana

La fontana di Orione ha una struttura piramidale: in alto c'è Orione e ai suoi piedi il suo cane Sirio. Sotto ci sono quattro puttini che cavalcano delfini dalle cui bocche fuoriesce acqua che finisce nella tazza sottostante.

Nelle altre vasche, sempre più grandi, ci sono quattro naiadi e quattro tritoni. Nella grande vasca dodecagonale, invece, quattro statue che rappresentano i fiumi Nilo, Tevere, Ebro, Camaro. In basso, otto bassorilievi con raffigurazioni tratte dalle Metamorfosi di Ovidio, miti legati all'elemento acqua.

A creare quest'opera, molto variegata dal punto di vista iconografico, fu anche Francesco Maurolico, scienziato-umanista, che compose i distici in latino presenti sotto le state delle divinità fluviali.