Il virus non ferma la natura: le gru salutano il Sud prima di tornare a casa

Lo abbiamo detto tante volte nelle settimane e nei giorni scorsi: mentre l’Italia è ancora in quarantena a causa dell’emergenza Coronavirus, la natura continua a vivere e a scorrere insieme al tempo e alle stagioni.  La natura, in queste settimane, respira e vive più del solito. Sull’Etna, ad esempio, mango, passion fruit e avocado sono già in fiore con un mese d’anticipo. Ma non solo. A Quartu Sant'Elena, in provincia di Cagliari, qualche sera fa un meraviglioso fenicottero ha attraversato una strada del Sud per passare da una parte all'altra dello stagno, in piena libertà.

E propri nei giorni di lockdown, in cui le strade sono deserte di auto e persone, gli animali si sentono tranquilli di uscire allo scoperto, tanto che eventi di questo tipo stanno diventando molto frequenti. La natura si riappropria sempre più dello spazio urbano, ora disabitato.

In questi giorni, oltre alla comparsa dei fenicotteri in Sicilia, è stato segnalato un altro avvistamento speciale: quello delle gru, in Molise. Gli uccelli migratori sono stati avvistati nella zona Marinelle a Campomarino Lido.

La gru è un uccello migratore (ad eccezione di alcune aree molto particolari) in grado di percorrere a stormi delle grandissime distanze. Le aree che raggiunge si estendono
e aree di svernamento si estendono dalla Cina meridionale fino al bacino del Nilo e a tutta la regione mediterranea (compresi il Nordafrica e la Penisola Iberica). E' possibile trovarle anche in Italia, soprattutto in Sicilia. A volte si vedono stormi anche di 1000 uccelli.

La gru ha tendenzialmente un colore scuro, sul grigio, ha un collo bianco e nero e una macchia rossa sulla testa. La coda è a pennacchio.

A Campomarino Lido sono state avvistate e fotografate da un cittadino attraverso le finestre della sua abitazione. Questi uccelli, quindi, hanno salutato il Sud prima di riprendere il loro cammino verso la Polonia, dove si riproducono. Torneranno qui nel prossimo autunno.