Studenti meridionali organizzano raccolta fondi per i loro colleghi in difficoltà

Al Sud un grande gesto di umanità e solidarietà arriva da alcuni studenti universitari che hanno preso a cuore le gravi difficoltà economiche in cui riversano alcuni colleghi di studio. Si chiamano Adelaide, Emanuele e Giorgio, tre giovani universitari impegnati come rappresentanti degli studenti che hanno deciso di avviare una splendida iniziativa a favore di altri studenti che stanno risentendo l'impatto della crisi dovuta al lockdown voluto dal governo in queste settimane complicate.

L'azione collettiva e spontanea di questi tre ragazzi per aiutare i loro colleghi e amici universitari più bisognosi è avvenuta in Sicilia e si chiama #Iodono. Grazie al sostegno dell'Ersu Palermo, l'ente regionale per il diritto allo studio che opera in Sicilia occidentale, i tre studenti hanno avviato una raccolta fondi per non compromettere la prosecuzione degli studi degli altri universitari più in difficoltà.

Come riportato in un comunicato su sito dell'Ersu Palermo, “Con questa attività – sottolineano gli ideatori della raccolta fondi Adelaide Carista, Emanuele Nasello e Giorgio Gennusavogliamo dare un contributo ai nostri colleghi in difficoltà, volendo porre al centro della nostra azione l’attenzione per i ragazzi e le ragazze che in questo momento vedono seriamente compromesso il proprio diritto allo studio”.

“Come Ente – dichiara, invece, il presidente dell’ERSU, Giuseppe Di Miceliabbiamo ritenuto di dare il patrocinio a questa lodevole iniziativa, perché – al di là della dovuta azione istituzionale che l’Ente conduce – ci possono essere casi molto particolari che possono sfuggire alle previsioni regolamentari per l’attribuzione di servizi e benefici”.

Si può donare attraverso l’IBAN IT 74 L 01030 04600 000002568191 (intestato ai tre organizzatori) oppure sulla piattaforma   www.gofundme.com cercando la donazione “AIUTA UNO STUDENTE ERSU”.

L’iniziativa è presente anche su Instagram “aiutaunostudente_ersu” e su Facebook “Aiuta Uno Studente ERSU”.