Giornata Mondiale del Sonno: come riposare bene e combattere lo stress

Oggi, venerdì 13 marzo, si festeggia in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Sonno. Oltre al sonno notturno al Sud si celebra anche la cosiddetta "pennichella", il sonnellino pomeridiano che ci concediamo dopo pranzo per ricaricarci, conosciuto anche in Spagna come "siesta". Un'abitudine meridionale e non solo, che porta dei benefici sull'umore e sulla produttività. Di origine latina, la parola "pennichella" deriva da "pennica" e allude al tipico movimento oscillatorio dovuto alla pendenza della testa di chi si addormenta sulla poltrona o sulla sedia.

Ricorrenza annuale organizzata dalla Commissione della Giornata Mondiale del Sonno della World Association of Sleep Medicine (WASM) dal 2008, la Giornata Mondiale del Sonno è stata lanciata per aumentare la conoscenza sulle problematiche legate al sonno e per suggerire una migliore comprensione e prevenzione.

La prima causa dell'insonnia, secondo il parere degli esperti, è generata dallo stress dato dall'ansia. E ne sappiamo qualcosa, soprattutto in un momento storico così delicato in cui vige un forte senso di agitazione causato dalla diffusione a tappeto del Coronavirus. Tra gli antidoti più efficaci per combattere l'ansia e dormire al meglio troviamo una buona alimentazione, l'attività fisica e le piccole abitudini quotidiane che ci fanno stare bene, come rafforzare i legami sociali e non rinchiudersi in se stessi, ascoltare musica, praticare meditazione una volta al giorno, magari subito dopo la sveglia.

Un altro suggerimento per non sentirsi scarichi è ovviamente quello di concedersi una "pennichella", se si può, ogni giorno. Anche limitare l'uso dei dispositivi elettronici è fondamentale, soprattutto a letto: il loro utilizzo infatti stimola e accelera la veglia, meglio leggere un buon libro che accende la fantasia e ci accompagna tra le braccia di Morfeo.