Coronavirus, le ricercatrici del Sud: "Ecco come abbiamo isolato il virus"

E' sicuramente la notizia principale delle ultime 24 ore: il Coronavirus è stato isolato e ora potrà essere studiato più attentamente, cercando di trovare una cura che possa arginare l'emergenza mondiale. Le autrici del progresso sono state tre ricercatrici del Sud: Maria Rosaria Capobianchi, 67enne di Procida; Concetta Castilletti, 56 anni, di Ragusa; e la giovane Francesca Colavita, 30 anni di Campobasso.

Ai microfoni de "Il Corriere della Sera", la ricercatrice campana ha spiegato come è avvenuta la scoperta: "Fino a ora erano disponibili i dati di sequenza del virus, che avevano pubblicato i cinesi, che però non hanno fatto uscire il virus. Sicuramente lo hanno isolato, ma non lo hanno distribuito. Avere a disposizione il virus significa partire da una buona base per mettere a punto sistemi diagnostici, terapeutici e vaccini contro il coronavirus. Finora si disponeva di dati incompleti, ossia sulla base di dati teorici, sul disegno del genoma del virus. Hanno funzionato bene, come hanno dimostrato i controlli disegnati sempre in silico. Ma ora possiamo avere il vero controllo, cioè il virus".

Maria Rosaria Capobianchi ha parlato anche ai microfoni di Repubblica.it: "Abbiamo scelto le regioni del genoma virale, ovvero i frammenti del genoma sui quali lavorare. Quello che ci dicevamo era: ‘seguiamo l’esperienza che abbiamo maturato fino ad ora su tutte le infezioni emergenti per le quali ci siano inventati da capo tutta la diagnostica’. Nel giro di pochi giorni eravamo operativi. Quasi contemporaneamente l’Oms ha reso pubblico il protocollo fatto dai tedeschi, noi lo abbiamo adottato e reso operativo".