Resto al Sud: per i giovani finanziamenti fino a 200mila euro

Resto al Sud è una misura che punta a incentivare l'imprenditorialità nel Mezzogiorno. In passato essa era destinata a soggetti con età massima di 35 anni, ora invece un nuovo decreto ha alzato il tetto a 45 anni. Tutti i giovani che abbiano un'età compresa tra i 18 e i 45 anni e vogliano aprire un'attività imprenditoriale, potranno quindi presentare le proprie domande (il bando è attivo dal 9 dicembre). Per farlo, occorre avere o prendere la residenza in una delle Regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Quest'anno la possibilità è estesa anche a Lazio, Umbria e Marche. Il sussidio - introdotto per la prima volta nel 2017 - è stato confermato e inserito nel disegno della Legge di Bilancio 2020.

Resto al Sud, come funziona il bando

Il bando di quest'anno, come detto, ha esteso la platea dei beneficiari: l'istanza, infatti, potrà essere inviata da soggetti che abbiano un'eta compresa tra i 18 e i 45 anni. Il bando prevede un finanziamento che copre al 100% le spese: un 35% dell'investimento è a fondo perduto, l'altra tranche del 65% viene erogata come finanziamento bancario a tasso zero, da rimborsare entro un limite di 8 anni.

La cifra di prestito consentita da Resto al Sud

E' stato fissato a 50mila euro l'importo massimo per ogni socio, mentre in caso di aziende formate da più imprenditori il tetto previsto è di 200mila euro per società. Si può inviare domanda per le seguenti attività: cooperative, imprese individuali costituite dopo il 21 luglio 2017 e le società tra professionisti (STP).

Settori di interesse

Si può inviare la domanda di partecipazione al bando se si intende lavorare in uno dei seguenti settori: produzione di beni nell'industria, artigianato, pesca e acqua coltura, fornitura di servizi a imprese o persone fisiche; servizi turistici. Nelle spese coperte dal finanziamento rientrano anche quelle relative alla manutenzione o ristrutturazione straordinaria di beni immobili. Sono escluse, invece, le attività agricole. Inoltre, non si può richiedere il bonus se negli ultimi tre anni si è beneficiato di altri contributi.

Come inviare le domande

Le domande devono essere inviate telematicamente, collegandosi alla piattaforma ufficiale di Invitalia.