Caso Bronzi di Riace: la testimonianza del presunto venditore di un elmo

Ci sono dei risvolti sull'inchiesta fatta da Le Iene sul misterioso ritrovamento dei Bronzi di Riace. I giornalisti Antonio Monteleone e Marco Occhipinti hanno intervistato in esclusiva un uomo che confessa di aver trafugato e venduto al Getty Museum di Malibù uno degli elmi sottratti alle storiche e famose statue. L'avrebbe venduto al noto Museo statunitense per ben 23mila dollari convinto che poi sarebbe riuscito a vendere anche i bronzi.

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Secondo l'eclatante testimonianza dell'uomo, i reperti dei bronzi mancanti sarebbero finiti al Paul Getty Museum di Malibù, nome che riprende il famoso collezionista americano miliardario Paul Getty: questo è già stato più volte al centro di alcune polemiche per il fatto di aver comprato e venduto pezzi d'arte di dubbia provenienza, come nel caso dei magnifici Grifoni di Ascoli Satriano o della Venere di Morgantina, opere che poi il museo della California ha restituito all'Italia, ammettendo il loro trafugamento clandestino.

La testimonianza dell'uomo allora farebbe sollevare dei forti dubbi sulla storia ufficiale di una dei ritrovamenti archeologici più conosciuti e famosi di tutti i tempi. Già nel 1981 il settimanale Oggi raccontava di un mercante clandestino di reperti archeologici che ammetteva di aver venduto al museo uno degli elmi sottratti agli eroi.

Ma chi è l' uomo che avrebbe venduto i reperti al Getty Museum? Anche il giornalista del Tgr Calabria Franco Bruno aveva raccontato di questo uomo coinvolto nella vicenda dei Bronzi di Riace e della vendita clandestina dei reperti. Secondo il giornalista calabrese l'uomo in questione era sicuramente un burattino nelle mani del grande traffico di opere d'arte. e anche secondo la sua ricostruzione avrebbe venduto quei pezzi archeologici al Getty Museum.