Le 5 personalità che hanno fatto grande il Regno delle Due Sicilie

Il Regno delle Due Sicilie ha una storia importante. Tante sono le personalità che hanno contraddistinto la vita di questo Stato. Ne abbiamo scelte 5 solo per voi.

  • Luigi de Medici, il ministro che arrivò dalla provincia

Nato a Napoli il 21 aprile 1759, Luigi de Medici di Ottajano era il figlio secondogenito di Michele, principe di Ottajano e duca di Sarno. Giurista e politico, è vissuto in un periodo cruciale per la storia del Sud. Testimone dell'esperienza giacobina napoletana, della conquista francese della parte continentale del Regno, del Sanfedismo e della Restaurazione dei Borbone sul trono, di cui fu abile artefice, lo si ricorda come uomo di cultura ed esperto statista. Si impegnò per lo sviluppo delle due Sicilie e ricoprì diversi incarichi di prestigio, quali Presidente del Consiglio e Ministro delle Finanze. Morì a Madrid, il 25 gennaio 1830. Le sue spoglie riposano ad Ottaviano, in provincia di Napoli, una volta feudo di famiglia.

  • Michele de Jorio, l'autore della prima legislazione del mare

Michele de Jorio è nato a Procida, il 17 ottobre 1738 ed è scomparso lì, il 13 febbario 1806. È stato un avvocato e magistrato del Regno e fu anche a capo del Sacro Regio Consiglio, il principale organo giudiziario delle Due Sicilie. Il suo nome è associato al codice Ferdinando, di diritto marittimo e a quello Corallino, relativo alla pesca e alla compravendita del corallo. Questi due rappresentano i primi esempi di legislazione atti a regolare le attività marittime, in tutta Europa.

  • Giuseppe Piazzi, direttore delle stelle

Astronomo di grande fama e presbitero, Giuseppe Piazzi nasce in provincia di Sondrio, il 16 luglio 1746. In possesso di una grande cultura, ricopre diversi ruoli di primo piano, in giro per l'Italia, fino ad ottenere la cattedra di calcolo sublime (calcolo infinitesimale) della Reale Accademia degli Studi di Palermo. Qui sarà anche docente di astronomia, legando in maniera forte il suo nome al Meridione. Sovrintendente ai lavori dell'Osservatorio Astronomico dell'attuale capoluogo siciliano, ne diventa direttore. Il 1° gennaio 1801 scopre l'asteroide Cecere. Nel 1817 è convocato a Napoli, per coordinare i lavori di costruzione dell'Osservatorio Astronimico di Capodimonte. Spira nella città partenopea, il 22 luglio 1826.

  • Luigi Giura, architetto dell'impossibile

Luigi Giura nasce a Maschito, in Basilicata, il 14 ottobre 1795. Ingegnere e architetto, fu Ispettore Capo del Corpo Ponti e Strade (il Genio Civile) del Regno. Il suo nome è associato alla realizzazione del ponte Real Ferdinando, il secondo ponte sospeso d'Europa e il primo della parte continentale, costruito nel 1832, struttura per l'epoca incredibile. Inoltre, ha curato la sistemazione della zona "Ferrovia", aria orientale di Napoli ed edificato la prima stazione della città. Scompare il 1° ottobre 1864 ed è sepolto nel cimitero partenopeo di Poggioreale.

  • Ferdinando Palasciano, il medico di tutti

Ferdinando Palasciano nasce a Capua, il 13 giugno 1815 e muore a Napoli, il 28 novembre 1891. Medico e chirurgo, è ritenuto un precursore della Croce Rossa. Studente modello, prende tre lauree, tra cui quella in Medicina e Chirurgia. Le altre sono in Belle Lettere e Filosofia e Veterinaria. Medico militare nell'esercito borbonico, grazie all'esperienza sul campo, scrive il saggio "Guida medica del soldato". In occasione dei moti di Messina del 1848, ricevuto l'ordine di curare solo i suoi commilitoni, medicò anche rivoltosi e civili. Da quel momento, portò avanti una battaglia per il riconoscimento della neutralità dei feriti di guerra.