"Addije, addije amore", canto popolare abbruzzese rivisitato più volte in chiave moderna

Il brano musicale "Addije, addije amore" è un tradizionale canto popolare abbruzzese di un autore sconosciuto: le sue radici risalgono ai primi anni del Novecento e si definì un vero e proprio canto di lavoro abruzzese attribuito alle raccoglitrici di olive della zona della Majella, il secondo massiccio montuoso più alto degli Appennini.

Tutta la cultura popolare e le tradizioni dell'Abruzzo sono ricche di racconti di vita vissuti, tramandati di generazione in generazione attraverso l'antica usanza di cantare gli eventi e trasformali in canzoni. Questo brano ne è un esempio lampante: il testo - che trovate in fondo all'articolo - parla dell'abbandono delle terre da parte dei contadini partiti per cercare fortuna oltre oceano.

Il nome originario del testo è "Nebbi' a la valle", che in una versione di Giovanna Marini del 1964 porta il nome "Casca l'oliva" e racconta di uomini che emigrano per cercare migliori condizioni lavorative. Il culmine del successo di questo brano si ha con la versione più moderna rivisitata nel 1973 da Domenico Modugno dal titolo "Amara terra mia", che la rinnovò completamente con tocchi originali e arrangiando i testi grazie al toccante contributo della conduttrice e autrice Enrica Bonaccorti.

Ancora oggi i testo originale è intonato dalle lavoratrici delle terre e continua a vivere nelle reinterpretazioni di tanti giovani musicisti abruzzesi intenti a miscelare le sonorità tradizionali a quelle più moderne.

https://www.youtube.com/watch?v=09guEyoue8w
Canto tradizionale abruzzese noto al pubblico anche nella versione originale di
Domenico Modugno del 1973 dal titolo "Amara terra mia"

Il testo originale di Addije, addije amore
Nebbi’ a la valle nebbi’ a la muntagne,
ne le campagne nun ce sta nesciune.
Addije, addije amore,
casch’e se coje… la live casch’a l’albere li foije.
Casche la live e casche la genestre,

casche la live e li frunne genestre.
Addije, addije amore,
casch’e se coije…la live  casch’a l’albere li foije.

Traduzione

Nebbia nella valle e nebbia sulla montagna
nella campagna non c’è nessuno
Addio, addio amore
cadono e si colgono le olive e cadono dall’albero le foglie.
Cadono le olive e cade la ginestra,
cadono le olive e le fronde di ginestra