Le leggende della Cagliari sotterranea

Cagliari è una bellissima città che mostra nella sua struttura e nei suoi edifici i segni dei dominatori che nei secoli hanno colonizzato questo territorio. Ci sono tracce dei Romani, dei Bizantini, dei Goti, dei Saraceni e infine dei Pisani ed è stato proprio grazie a questi ultimi che la città si presenta a noi come è oggi, con le sue vie, i suoi edifici e le sue mura di cinta intorno al Casteddu.

Ma quasi nessuno conosce che esiste una Cagliari sotterranea, nascosta, misteriosa, quasi magica che ricorda la famosa Napoli Sotterranea, fatta di strade, rivoli d'acqua, cavità oscure e cunicoli. Il contrasto con la città bianca e solare che si trova in superficie è netto, ma proprio questo rende ancora più affascinante la Cagliari sottorranea che, negli ultimi anni, è oggetto di numerose attività di ricerca e recupero.

Cagliari sotterranea

Grazie agli esploratori del Gruppo cavità cagliaritane, una piccola parte della Cagliari nascosta ora è accessibile. Sotto al Castello, al centro di Piazza Indipendenza, profondo quasi 100 metri c'è il leggendario pozzo di San Pancrazio, concepito dai Pisani nella metà del 1200. Il pozzo dissetò la cittadina dal Medioevo in poi. Inoltre in numerose aree della città sono presenti fosse e ossari, spesso utilizzati per i cadaveri degli appestati, come quelle in via Fossario.

Galleria dello Sperone nella Cagliari Sotterranea

Cosa vedere nella Cagliari sotterranea?

Sono numerosi i gioielli da visitare che si trovano sotto il livello della strada. Tra questi possiamo ricordare il sacello sacro del Santo Sepolcro, nell'omonima piazzetta, nel quartiere Marina. È composta da due camere funerarie in cui vi è un dipinto dalle tonalità scure e motivi funerei e che rappresenta la morte, vestita di nero, con la corona e con una falce in pugno. Accanto vi è un monito: "Non risparmio nessuno". In passato il Sepolcro era sede dell’arciconfraternita religiosa dell’Orazione o della Morte e che nel Seicento aveva il compito di seppellire gli indigenti e gli appestati privi di denaro.

Altro luogo da esplorare è la cripta sotterranea di Sant’Efisio, nel quartiere Stampace. È particolare perchè è scavata nella roccia calcarea a nove metri sotto il livello stradale. La leggenda vuole che in questo luogo sia stata rinchiuso sant’Efisio, il patrono della città. In questo posto fu torturato prima del martirio e poi fu decapitato per volere dell’imperatore Diocleziano.

Cripta di Sant'Efisio

La cappella di Santa Maria presenta centinaia di nicchie di marmo colorato, con il soffitto ricoperto di piccoli rosoni, uno diverso dall’altro.
I sotterranei di piazza d’Armi presentano saloni di una cava di pietra, risalente all’età romana, che si specchiano in un suggestivo lago sotterraneo della città. Nel sottosuolo di Cagliari ci sono numerosi specchi d’acqua smeraldina che sono navigabili ancora oggi.

La storia d'amore della Grotta della Vipera

Tra le varie grotte sotterranee, vogliamo citare anche la Grotta della Vipera. Si tratta di una tomba gentilizia monumentale che ha la forma di un tempio ed è stata scavata dai Romani (tra il I e il II secolo d.C.). Il nome è ispirato alle due vipere scolpite sul frontone dell’architrave. È stata commissionata da Lucio Cassio Filippo per far seppellire sua moglie, Attilia Pomptilla, una matrona romana. All'interno ci sono iscrizioni poetiche, in greco e in latino, incise sulle pareti interne della grotta: vengono narrate episodi della storia d'amore tra Attilia e suo marito. In particolare la loro storia è molto commuovente: Lucio Cassio Filippo era un nobile romano che si era ammalato di malaria mentre era in esilio in Sardegna. La moglie pregava le divinità per farlo guarire e così avvenne. Ma ad avere la peggio è stata la donna ed in sua memoria il marito le fece costruire questo monumento.

Grotta della Vipera

Insomma, Cagliari è una città da visitare sia al sole che nei meandri bui del sottosuolo, ricchi di fascino e storie.