Tumori, a Napoli una sonda intercetta le metastasi più aggressive

I tumori continuano a mietere numerose vittime in tutto il mondo. Nonostante i progressi scientifici, la strada per curare il 100% dei casi di tumore è ancora lunga, ma qualcosa sta per cambiare. Infatti da Napoli, arriva una speranza in più per coloro che sono vittime di questo male. È stata brevettata una sonda che sarà capace di intercettare le metastasi tumorali più aggressive, per eliminarle.

Sonda per intercettare le metastasi tumorali

Ci troviamo all'Istituto tumori Pascale di Napoli. Gli oncologi Stefania Scala e Paolo Ascierto (giudicato come uno dei migliori medici d'Europa) hanno guidato un team di esperti nel settore per cercare di trovare soluzioni per rintracciare velocemente le metastasi per poterle eliminare, per evitare che il tumore si propaghi ulteriormente. Il progetto si chiama Nan-4-Tum ed è finanziato nell'ambito del programma europeo Eranet, per il settore dedicato alle nanotecnologie Euronanomed III. L'obiettivo è quello di potenziare l'efficacia di una sonda contro il recettore CXCR4 attraverso una struttura di supporto realizzata in laboratorio, chiamata dendrimero, che ne amplifica l'efficacia e la sensibilità. Proprio per questo sarà capace di individuare le cellule tumorali.

sonda per intercettare metastasi tumorali

Stefania Scala ha spiegato alcuni dettagli dello studio: "La diffusione metastatica rappresenta l'evento cruciale nella vita biologica delle neoplasie maligne e la principale causa di mortalità. Il processo della metastatizzazione è un processo articolato e complesso in cui le cellule neoplastiche acquistano delle caratteristiche che ne favoriscono la migrazione attraverso i vasi e la crescita di una 'replicà tumorale a distanza. L'acquisizione di molecole che conferiscono motilità ed invasività riveste un ruolo chiave e tra queste c'è il recettore CXCR4. Una molecola che blocca l'attività di questo recettore è stata sviluppata e modificata in una sonda diagnostica che riconosce direttamente le cellule più aggressive".

Cure tumorali meno aggressive: lo studio del Pascale

Inoltre al Pascale è in corso anche il progetto di ridurre gli effetti collaterali e la tossicità delle terapie. Infatti l'Istituto è al primo posto per il progetto dal titolo «Sviluppo di nuove molecole di seconda generazione per immunoterapia oncologica» presentato al bando regionale lombardo «call HUB ricerca e innovazione». L'Università di Milano - Bicocca ha voluto fortemente la partecipazione del polo oncologico napoletano come unico ente extra-lombardo.

Per questo progetto verranno stanziati più di 4 milioni di euro per trovare nuove molecole che bloccheranno il tumore con meno effetti collaterali e tossicità, migliorando così le opportunità terapeutiche dei pazienti oncologici. Il responsabile del progetto sarà Paolo Ascierto che guiderà lo staff formato da: Maria Elena Capone, Domenico Mallardo, Gabriele Madonna, Ester Simeone e Lucia Festino.