Le origini di Amalfi: la leggenda del tragico amore tra Ercole e la ninfa

Amalfi è la perla della Costiera Amalfitana. Questo frastagliato tratto di costa campana è tra i più visitati al mondo grazie alla bellezza naturalistica, al mare cristallino, al clima mite, al cibo gustoso e alla sua storia leggendaria. Tra i milioni di visitatori dell'antica Repubblica marinara ci sono numerosi stranieri e tantissimi vip che amano conoscere le origini della cittadina e che restano affascinati nell'ascoltare le leggende che narrano la nascita del nome Amalfi.

Gli abitanti di Amalfi sono soliti raccontare ai visitatori giunti in costiera la storia di questo piccolo borgo così amato in tutto il mondo. Si dice che la sua fondazione sia legata alle vicende amorose di Ercole, figlio di Zeus e dell'umana Alcmena, personaggio mezzo uomo e mezzo dio. Essendo nato dalla relazione tra una divinità e una umana si ritrova ad essere un semi dio, in bilico tra vita umana e spirito divino.

Ercole, ad un certo punto della sua vita, si sarebbe innamorato perdutamente della ninfa Amalfi. Il suo amore era così intenso e puro che non desiderava altro che sposare la sua bella ninfa. Anche Amalfi si innamorò di lui e vissero una storia d'amore travolgente e piena di passione. Ma il destino tese un bruttissimo scherzo alla coppia. Amalfi infatti morì prematuramente, lasciando Ercole nel dolore più profondo.

Ercole e Amalfi: la storia della ninfa che profuma di limoni

In onore della sua amata, Ercole decise di organizzare una sepoltura davvero speciale e così iniziò a girare per il mondo, allora conosciuto, alla ricerca del posto ideale per il riposo eterno della sua Amalfi. E così, dopo lunghi viaggi, giunse in un luogo formato da coste frastagliate in cui il mare e il cielo si univano in un solo corpo sulla linea dell'orizzonte.

Su queste coste c'era un piccolo villaggio che aveva un paesaggio incantevole ed era ricco di vegetazione. Ercole rimase affascinato da questo luogo e decise di fargli dono, per abbellirlo, degli alberi dai frutti pastosi, profumati e coloratissimi che aveva rubato nel Giardino delle Esperidi e che regalarono al paesino un profumo inebriante e caratteristico.

Proprio in questo luogo, Ercole decise di dare sepoltura alla sua amata ninfa e ribattezzò il villaggio con il nome di Amalfi, in modo da imprimere indelebilmente il ricordo della bellezza della sua amata allo splendore di questo luogo.

I frutti che piantò Ercole, oggi sono conosciuti come limoni di Amalfi, apprezzati in tutto il mondo per il loro profumo e il loro sapore.

Tra verità e leggenda, la storia d'amore tra Ercole e Amalfi rende ancora più magico e romantico questo posto. Camminando tra le stradine del paesino della costiera amalfitana è quasi possibile ascoltare il pianto a dirotto del semi dio che si calma appena arriva una ventata di profumo di limoni, come se la presenza della ninfa Amalfi arrivasse a consolare il suo innamorato.