PresaDiretta mostra le eccellenze meridionali

La trasmissione PresaDiretta ha mandato in onda un filmato in cui esalta le eccellenze meridionali. Ha raccontato la storia di San Giovanni a Teduccio, zona di Napoli in cui 180 anni fa nacque il primo tratto ferroviario italiano, con la celebre tratta Napoli - Portici. Questo luogo che ha vissuto un'intensa attività industriale in passato, oggi sta diventato un distretto di eccellenza dal punto di vista culturale e informatico, grazie alla presenza di un Campus universitario simbolo della volontà e della capacità di rilancio della nostra città e della nostra Regione su cui i vertici della Federico II hanno voluto investire e impegnarsi. Ma eccellenze ci sono anche in Puglia, con la sua Silicon Valley ma anche in Calabria, grazie a distretti davvero molto innovativi e in crescita.

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La puntata della trasmissione PresaDiretta, andata in onda in 7 ottobre 2019, ha fatto e farà molto discutere. I giornalisti hanno fornito un confronto tra Nord e Sud, raccontando le differenze attuali tra le due macro aree italiane e quali sono i legami che le uniscono, mettendo a confronto la sanità, la scuola, le infrastrutture e i trasporti, il turismo e il mondo del lavoro.

Come base statistica di questo viaggio ci sono i dati che forniscono un quadro negativo per il Meridione: il PIL del sud Italia continua a scendere, era al + 0,6 nel 2018 e si prevede un - 0,3 nel 2019, mentre Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna rimangono attaccate alle regioni più ricche d'Europa.

Nonostante le grandi eccellenze meridionali, il Sud non riesce a ripartire. In studio ci si è chiesti: "Il ritardo strutturale del sud rallenta l’intero Sistema Paese" e "L'economia del nord ha bisogno del meridione come mercato interno e come fornitore di materie prime, nel settore agricolo per esempio" e "Visto che nord e sud sono così legati, cosa fare per recuperare la coesione nazionale e per recuperare lo svantaggio e rilanciare la nostra economia?".

Nello studio di PresaDiretta, Riccardo Iacona, ha ospitato Giuseppe Provenzano, il ministro per il Sud e la Coesione territoriale per ragionare sul futuro del Meridione.

Confronto tra le scuole del Nord e del Sud

Parlando di scuola ha invitato Deborah Cinquepalmi, assessore alla Pubblica Istruzione di Taranto, e Franco Guzzetti, assessore alle Infrastrutture di Melzo in Lombardia, per confrontare esperienze scolastiche differenti. I servizi mandati in onda da due plessi scolastici di Taranto e di Melzo fanno emergere una differenza enorme: al Sud le scuole, a causa dell'assenza di manutenzione, diventano inagibili e vengono abbandonate perchè non ci sono i fondi per ristrutturarle (come è successo alla scuola Giuseppe Ungaretti, nel quartiere Paolo VI di Taranto); al Nord invece i bambini studiano con l'aiuto della realtà virtuale, apprendono la biologia e le scienze programmando dei robot (come avviene nella scuola Ungaretti di Melzo).

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Confronto tra ospedali del Nord e del Sud

Discorso identico lo si può fare prendendo in considerazione la sanità. Presadiretta è andata a visitare l'ospedale di Vibo Valentia, in Calabria, una struttura che ha oltre 60 anni e numerosi reparti abbandonati e fatiscenti. In particolar modo quello di ostetricia ginecologia in cui sono avvenuti nel passato diversi decessi di neonati. "In Calabria, stando alle statistiche, si ha meno diritto di nascere rispetto ad altre regioni, come l'Emilia, dove c'è uno dei sistemi sanitari più efficienti in Italia?". Questa è una delle domande amare che emergono. L'esempio della Casa della salute di Parma, presso l'Unità Operativa salute donna, sottolinea la differenza esistente tra le due realtà.

Il Pil del Sud scende del - 0,3%

Mentre il Nord continua a crescere economicamente, il Pil del Sud scenderà del - 0,3% nel 2019, quasi 8 volte di meno di quello della Grecia. Per parlare di questa situazione emergenziale, Giuseppe Laganà ha intervistato Adriano Giannola, il presidente dello Svimez (l'ente per lo sviluppo del mezzogiorno), che ha dichiarato: "Il nord, bravissimo in Europa, seconda manifattura secondo i miti correnti, non corre da nessuna parte. Se io non risolvo il problema del porto di Napoli, nessuno attracca a Napoli, chi ne risente è Napoli ma anche l'Italia nel Mediterraneo va a picco".

Lo stesso discorso lo si può fare per il porto di Gioia Tauro: "Queste non sono questioni di assistenzialismo, questa è una responsabilità del paese, che non si vede più come paese, ma considera questo come un problema a parte.. sono fatti di questi 20 milioni di italiani".

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Il Nord dipende dal Sud? I dati

Uno studio del 2011 della Banca d'Italia stimava che un solo euro di aumento di ricchezza del mezzogiorno, avrebbe determinato un ritorno di 40 centesimi per il centro nord. Da ciò emergeva che, se i consumatori del sud avessero speso 100 euro in più, la produzione del centro nord sarebbe aumentata di circa 52 euro. Di conseguenza: investire al sud conviene, anche alle imprese del nord!

Proprio per questo le finanziarie italiane fino al 2008 hanno sempre previsto di destinare il 30% degli investimenti al sud. Ma di questi soldi, solo il 20% era effettivo. Infatti dai dati emerge che negli ultimi 20 anni, su 317 miliardi di opere pubbliche e infrastrutture programmate e in corso di realizzazione, più della metà sono stati destinati ad opere del centro nord e solo 91 miliardi ad opere al sud. È il Nord che ha estratto risorse destinate al mezzogiorno.

Nonostante le eccellenze del Sud Italia, il Meridione non riesce a decollare e sembra sempre più lontano dai livelli economici del Settentrione. Riusciranno i futuri governi a diminuire questo gap? Il Sud sarà sempre destinato ad inseguire il Nord?