Stai sentendo una pressione al petto, o hai difficoltà a prendere sonno pensando al domani? Questi potrebbero essere campanelli d'allarme che non dovresti ignorare...
Sai, nella vita di tutti i giorni, con mille cose da fare, è facile non fare caso a certi segnali che il nostro corpo ci manda. E l'ansia, questa brutta bestia, si può manifestare in modi che magari non riconosci immediatamente, ma che potrebbero dirti che qualcosa non va con la tua salute mentale.
Per esempio, hai mai fatto fatica a dire di no, anche se dentro di te urlavi di non voler fare qualcosa? O ti sei mai trovato a scusarti per cose che non erano colpa tua? Magari durante una discussione ti è capitato di sentire come se avessi un "nodo alla gola". Questi potrebbero essere indizi che l'ansia si sta facendo spazio nel tuo quotidiano.
E se al mattino, quelle coperte sembrano più pesanti del solito e al pensiero delle persone che devi incontrare vorresti solo restare a letto, questo non è da sottovalutare. Infine, quei pensieri persistenti sul futuro che non ti lasciano chiudere occhio dovrebbero farti riflettere.
Non sono solo semplici momenti no; queste son cose che indicano che forse l'ansia ti sta facendo compagnia più del dovuto.
Se ti riconosci in queste situazioni, potrebbe essere il caso di cercare un aiuto professionale, come la psicoterapia. Non è una vergogna, anzi! Gli strumenti e le strategie che un buon terapeuta può darti, ti aiuteranno a gestire meglio questi stati d'animo e a migliorare la tua vita.
Ricordati comunque che ogni persona è un mondo a sé, e se pensi che l'ansia stia diventando un problema serio, parlane con un esperto qualificato.
Ecco, queste piccole riflessioni sull'ansia ti possono aiutare a capire se forse è arrivato il momento di prestare più attenzione a te stesso. Ascoltare il proprio corpo e la propria mente è fondamentale, proprio perché se impari a riconoscere questi segni puoi davvero fare molto per tenere sotto controllo il tuo benessere.
Mentre ne parliamo, è chiaro quanto sia importante che queste cose vengano fuori, perché solo così si può combattere l'ignoranza e lo stigma che spesso circonda i temi della salute mentale.
Infine, ti lascio con una domanda: hai mai notato queste cose in te o in qualcun altro? E come hai reagito? Condividere le proprie esperienze può essere un modo per aiutare se stessi e gli altri.
"Non è segno di buona salute essere ben adattati ad una società profondamente malata." Questa riflessione di Jiddu Krishnamurti sembra riecheggiare con particolare forza quando ci confrontiamo con l'epidemia silenziosa dell'ansia. Un male oscuro che si annida tra le pieghe della quotidianità e che, troppo spesso, viene ignorato o sottovalutato.
I cinque sintomi elencati dalla psicologa Sara Crispim non sono semplici segnali di disagio, ma veri e propri campanelli d'allarme che indicano un malessere profondo. Il dire di sì quando si vorrebbe dire no, l'auto-colpevolizzazione, il nodo alla gola durante una discussione, l'incapacità di alzarsi dal letto e l'insonnia causata dall'ansia per il futuro sono tutti sintomi che non possiamo più permetterci di ignorare.
È necessario un cambio di paradigma culturale che porti alla normalizzazione della ricerca di aiuto psicologico, così come si va dal medico per una tosse persistente. L'ansia non è una debolezza, ma un sintomo di un disagio che va affrontato con coraggio e determinazione. Non possiamo continuare a somatizzare fino al punto di esplodere; è tempo di ascoltare il nostro io più profondo e di prendere seriamente in mano la nostra salute mentale. La società deve evolversi, e con essa anche la nostra percezione del benessere psicologico.
