Elle Macpherson e la sua dieta severa: "Ecco le abitudini che mi hanno trasformata" - Tra ammirazione e polemiche per le sue cure contro il cancro

Una rivelazione inaspettata ha scosso il mondo della moda e della salute: Elle Macpherson, l'iconica "The Body", non è stata solo l'immagine della bellezza e del successo impeccabili, ma ha combattuto una guerra molto personale e privata contro il cancro.

Elle Macpherson, la celebre supermodella australiana, ha svelato di aver combattuto sette anni fa una silenziosa battaglia contro **il cancro al seno**. A conti fatti con i sessanta, Macpherson ha preso una strada meno battuta, scegliendo di curarsi seguendo un metodo che ha creato parecchio dibattito: l'approccio olistico, ignorando i suggerimenti della medicina tradizionale.

In quel periodo, Elle stava vedendo Andrew Wakefield, famoso per le sue opinioni contrarie ai vaccini. Macpherson ha definito il suo rifiuto dei trattamenti convenzionali come la **mastectomia**, la **radioterapia**, la **chemioterapia** e la ricostruzione del seno come un notevole atto di lealtà verso se stessa. La comunità medica, però, non l'ha presa affatto bene, e nemmeno una parte del pubblico, scatenando un'ondata di critiche.

Le decisioni di Elle Macpherson e il parere della gente

La scelta di Elle di rifiutare i consigli professionali di ben 32 dottori ha lasciato molti senza parole, con alcuni che la ritenevano "pazza" per aver seguito una via di guarigione guidata dal cuore e non dalla scienza. Nonostante il suo approccio alternativo e il malcontento che ha generato, Macpherson ha annunciato di essere in remissione.

Durante il suo trattamento, ha vissuto a Phoenix, in Arizona, seguendo un regime olistico curato da un team piuttosto vario che includeva **un medico naturopata**, un dentista olistico, un **osteopata**, un **chiropratico** e due terapisti.

Il parere degli esperti medici e l'impegno di Elle per lo stile di vita olistico

A livello professionale, l'approccio olistico al cancro non è consigliato dai principali esperti nel campo. Seppure stress ridotto e una dieta equilibrata possano diminuire il rischio di sviluppare il cancro, attualmente non ci sono prove affidabili che tali pratiche possano influenzare positivamente l'avanzamento della malattia.

I professionisti della salute non nascondono la loro inquietudine riguardo ai metodi promossi dalla Macpherson, considerandoli rischiosi e con un potenziale alto di sacrificare vite umane. È vitale, però, che tutti ricordino il diritto individuale di decidere come curarsi, sempre che ciò avvenga in maniera informata e con l'aiuto di specializzati qualificati, e che si consulterà sempre personale medico esperto prima di intraprendere terapie per la propria salute.

La storia di Elle Macpherson offre una finestra sulle complessità delle decisioni personali per la salute. La sua scelta di affrontare la malattia seguendo vie alternative mostra un profondo rispetto per le convinzioni personali e coraggio, anche a fronte del disappunto generale.

Certo, non bisogna mai dimenticare l'importanza della scienza medica come punto di riferimento vitale contro malattie come il cancro.

Vorremmo vedere Elle Macpherson proseguire nel suo cammino verso la salute e la remissione, e che la sua esperienza serva a stimolare una discussione costruttiva su come affrontiamo la malattia e le opzioni terapeutiche disponibili.

Che dite, lettori, come interpretate la decisione di Elle nel contesto della cura olistica e della salute personale?

"Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza", scriveva Jorge Luis Borges, e il dubbio, in questo caso, si insinua nelle scelte controcorrente di Elle Macpherson. La supermodella australiana, icona degli anni '90, ha rivelato di aver combattuto segretamente contro il cancro al seno, seguendo un percorso di cura olistico e rifiutando i trattamenti convenzionali consigliati da ben 32 medici. La sua decisione, etichettata da molti come irresponsabile, solleva un interrogativo fondamentale: fino a che punto la fiducia nel proprio corpo e nelle terapie alternative può e deve spingersi nel trattamento di malattie gravi come il cancro?

In un'epoca in cui la scienza medica ha compiuto passi da gigante nella lotta contro il cancro, la scelta di Elle appare agli occhi di molti come un rifiuto della medicina basata sull'evidenza. Tuttavia, il suo caso apre un dibattito più ampio sulla libertà individuale di scelta in ambito sanitario e sul ruolo dell'approccio olistico, che considera l'individuo nella sua interezza, non solo come un insieme di sintomi da trattare.

Non possiamo ignorare le statistiche e le ricerche che sottolineano l'efficacia dei trattamenti convenzionali, ma allo stesso tempo dobbiamo riconoscere il diritto di ogni persona a scegliere il proprio percorso di guarigione. Elle Macpherson, ora in remissione clinica, ha scelto di affidarsi alla sua percezione di benessere, pur in un contesto di potenziale rischio. E mentre la scienza medica continua a essere la nostra bussola principale, forse è il momento di ascoltare anche le storie di chi, come Elle, ha intrapreso strade meno battute, alimentando così un dibattito necessario sull'equilibrio tra scienza, intuizione e benessere personale.