Roma paralizzata dalla chiusura della Tangenziale Est: "Sappiate che è per un motivo assolutamente vitale"

Hai sentito dell'ultimo rompicapo per i guidatori romani? Ebbene sì, la Tangenziale Est di Roma si prende una pausa. Se pensavi che l'estate in città fosse solo gelati e passeggiate al Colosseo, forse devi aggiungere qualche deviazione stradale al piano.

I romani sono noti per la loro resilienza, specialmente quando si tratta del traffico cittadino. Ma questa volta, a tenere banco nelle conversazioni e nelle lamentele ai bar, è la chiusura della Tangenziale Est. Il sindaco Roberto Gualtieri ha messo in chiaro il perché di questa decisione: sicurezza e benessere dei cittadini prima di tutto. Attraverso i suoi canali social, ha condiviso i dettagli dell'intervento, riscontrando la necessità di questi lavori improvvisi nonostante i disagi per i residenti.

Il sindaco sa bene che non sarà una passeggiata. Il traffico sarà un ostacolo mica da poco, ma sembra che un po' di respiro arriverà dalla presenza rassicurante di agenti e pattuglie della Polizia Locale, che già si adoperano per dirigere i romani tra le strade alternative.

Mea culpa del sindaco e mosse intelligenti

Pensare in anticipo e ridurre il fastidio, sembra essere stato il motto quando si è scelto il periodo estivo per le operazioni di manutenzione. Il sindaco Gualtieri ha chiesto scusa ai cittadini per la comprensibile seccatura, però pare proprio che questi lavori vitali non potessero aspettare oltre. Tutti, quindi, occhi alle date del calendario: fino al 19 agosto almeno, la Tangenziale Est sarà un tabù.

E non è stata una decisione presa sotto l'ombrellone. Il sopralluogo ha visto una parata di facce importanti come il comandante della Polizia Locale De Sclavis, l'assessore ai trasporti Patanè e l'assessore ai Lavori Pubblici Segnalini. Questa squadra di esperti la dice lunga sull'approccio serio e su come si stia cercando di fare le cose per bene, per non creare ulteriori grattacapi ai romani.

La priorità? La sicurezza sui viadotti

Il manto stradale non va in vacanza, e la Tangenziale Est ne è la prova. Ecco che Gualtieri e il suo team puntano dritto al sodo: sicurezza e longevità dell'infrastruttura romana. Si sa, a Roma la storia è importante, ma anche i ponti e le strade devono reggere il passo dei tempi.

La domanda adesso è: come se la caverà l'amministrazione nella gestione del cantiere e delle sue conseguenze? Tutti gli occhi sono puntati su come queste decisioni influiranno sulla vita quotidiana dei cittadini e se le promesse di efficienza saranno mantenute. Le prossime settimane diranno molto su come Roma riuscirà a navigare in queste acque un po' agitate.

Insomma, sembra proprio che il sindaco Gualtieri e il suo gruppo ci stiano mettendo tutta l'energia possibile per rendere questo periodo di lavori un po' meno travagliato. La speranza è di ritrovare poi una Tangenziale Est più sicura e pronta a portare i romani verso le loro destinazioni senza intoppi.

Ed eccoci giunti al punto in cui potremmo scambiare due chiacchiere sui nostri desideri più segreti: "Come avreste gestito voi la situazione, se aveste avuto voce in capitolo? O, chissà, quale invenzione strabiliante vi sarebbe saltata in mente per evitare completamente il traffico cittadino, così, giusto per sognare ad occhi aperti?"

"La città è come un grande libro di pietra", scriveva Giorgio Bassani, e oggi quel grande libro si trova temporaneamente sfogliato in una pagina di disagi e lavori in corso. La Tangenziale Est di Roma si chiude per manutenzione e la città eterna sembra trattenere il respiro. La decisione del sindaco Gualtieri non è stata presa alla leggera, ma è il risultato di una consapevolezza: la sicurezza dei cittadini non può attendere. Le scuse rivolte ai romani sono il segno di una politica che si fa carico dei disagi, ma non si sottrae al dovere di agire per il bene comune. La visione strategica di un'amministrazione si misura anche da queste scelte coraggiose, che mirano a preservare il patrimonio infrastrutturale della città e la sicurezza di chi la vive. Il libro di Roma si arricchisce così di una nuova pagina, una di quelle che, tra qualche anno, potrebbe essere ricordata come il momento in cui la città ha scelto di curare le proprie fondamenta, per continuare a narrare la sua storia millenaria.