Hai mai avuto la sensazione che i prodotti che acquisti si stanno rimpicciolendo, ma il prezzo resta lo stesso? Non stai allucinando, è una pratica diffusa chiamata shrinkflation. Scopriamo insieme quali sono i prodotti e i marchi più colpiti.
La shrinkflation sta diventando un fenomeno sempre più comune. Da prosciutto cotto a detersivo per piatti, sembra che nessun prodotto sia immune da questa tendenza. E la cosa peggiore è che spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto.
Che cos'è la shrinkflation?
Per definizione, la shrinkflation è una tattica in cui le dimensioni dei prodotti vengono ridotte, ma il prezzo rimane invariato. Questo significa che stiamo ottenendo meno per il nostro denaro senza che ce ne accorgiamo. L'inganno sta nel fatto che la confezione sembra la stessa, ma in realtà contiene meno prodotto.
Potrebbe sembrare banale, ma leggere attentamente l'etichetta dei prodotti che acquistiamo è fondamentale. Spesso, ci lasciamo ingannare dall'aspetto della confezione, pensando che una confezione più grande significhi automaticamente più prodotto al suo interno. Purtroppo, questo non è sempre vero.
La shrinkflation è diventata una vera e propria emergenza
La diffusione della shrinkflation ha raggiunto tali livelli che l'associazione Altroconsumo ha deciso di investigare i marchi più colpiti da questa pratica.
E' emerso che prodotti noti come il detersivo per i piatti Nelsen, le patatine Pringles, la birra Peroni, il prosciutto cotto confezionato, la Nocciolata di Rigoni d'Asiago e lo yogurt greco di marchi come Delta e Fage sono stati tutti ridotti in dimensioni, con variazioni che vanno dal 22% al 65%.
Le bottigliette di bibite e la shrinkflation
Ma forse l'esempio più evidente di shrinkflation riguarda le bottigliette di bibite. Se ne avete acquistato una recentemente, forse avete notato che sono diventate più sottili, con una diminuzione di prodotto molto significativa.
Evitare di cadere nella trappola della shrinkflation
Per non cadere nella trappola della shrinkflation, è importante prestare attenzione a questa pratica. Ricordati di leggere sempre l'etichetta dei prodotti che acquisti e di fare delle comparazioni tra i diversi marchi. Non farti ingannare dalla confezione: potresti ritrovarti con meno prodotto di quanto ti aspetti!
La shrinkflation è una tendenza preoccupante che sta colpendo molti prodotti sul mercato. Non c'è nulla di peggio di sentirsi ingannati, quindi tieni gli occhi aperti e fai attenzione alle dimensioni dei prodotti che acquisti. E tu, hai notato dei prodotti che sono stati ridotti di peso?
"Non si vive di solo pane, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" - così recita un passaggio della Bibbia che, in chiave moderna, potrebbe essere interpretato come un invito a non nutrirsi solo materialmente, ma anche di consapevolezza. La shrinkflation, fenomeno subdolo che riduce la quantità dei prodotti mantenendo inalterato il prezzo, è un esempio lampante di come il consumatore possa essere ingannato se non presta attenzione. Altroconsumo ha sollevato un velo su questa pratica, rivelando come anche i grandi marchi si siano resi protagonisti di una silenziosa ma costante erosione del rapporto quantità-prezzo. È un campanello d'allarme per tutti noi: leggere attentamente le etichette non è più un consiglio, ma una necessità. Solo così possiamo difenderci da una strategia di marketing che, se non contrastata, potrebbe ridurre il nostro potere d'acquisto, non solo in termini di grammi e millilitri, ma anche di dignità e trasparenza. Il consumatore informato è l'unico vero antidoto alla shrinkflation.